Un vile gesto di dispregio ai danni dell’ulivo commemorativo di “Angelo Vassallo Sindaco Pescatore", nei pressi del Centro Velico – Molo di Ponente,
ha intristito gli animi nella giornata dell’Epifania a Manfredonia.
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L’ulivo, simbolo di rinascita e rigenerazione, era stato piantato il 5 settembre 2017 su iniziativa di “Manfredonia Nuova” che aveva voluto ricordare Angelo Vassallo, il sindaco pescatore, “testimone di buona politica” assassinato per mano della camorra, ponendo alla base una targa, realizzata dall’artista Angela Quitadamo con il simbolo del giglio marino. Quell’occasione registrò la presenza, oltre che del prof Italo Magno, del prof Michele Illiceto e di padre Rosario dell’Ordine dei Camilliani di Roma, anche del prof. Antonio Prencipe, nella qualità di presidente del Consiglio Comunale a riprova di una sensibilità che era stata posta nel confronti dell’importante gesto commemorativo.
La scoperta del vile gesto ai danni dell’albero è stata denunciata questa mattina da Michele Conoscitore che ha voluto ricordare quanto il sindaco Vassallo “nei suoi 4 mandati ha lottato per la giustizia, la legalità e la bellezza. Una bellezza che lui ammirava e rispettava quando tutti i giorni dal porto di Acciaroli guardava il suo mare e alle sue spalle i monti del Cilento. Questo atto vandalico – scrive Michele Conoscitore- fatto con disprezzo per la bellezza del Creato non può passare inosservato e ingiustificato e non deve fermare colui e coloro che hanno creduto e credono nella Legalità, nella Giustizia e nella Bellezza del Creato”.
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“Lo spregio ai danni di un Simbolo deve richiamare alla mente il sacrificio di quegli uomini delle Istituzioni che hanno perso la vita pur di perseguire la Legalità e la Giustizia- commenta Giulia Fresca, Capogruppo di Manfredonia Nuova in Consiglio Comunale – La recente visita del Procuratore Nicola Gratteri a Manfredonia è stata da me fortemente voluta per offrire una testimonianza diretta di ciò che spesso non riusciamo a cogliere attraverso l’opera degli Uomini esemplari che vivono in mezzo a noi, correndo rischi inenarrabili nello svolgimento del proprio lavoro a tutela dell’intera popolazione. I rami brutalmente spezzati all’ulivo della memoria e della testimonianza, offendono la vista ed il cuore di chi li immaginava protesi verso l’alto quasi ad elevare la consapevolezza degli indifferenti. Rivolgo il mio invito al sindaco della città, Gianni Rotice, affinché si impegni a far rispettare, valorizzare, conoscere e onorare tutti i luoghi simbolo che Manfredonia ha, e che devono diventare elemento di rispetto ed orgoglio della cittadinanza. L’ulivo dedicato al sindaco Vassallo – conclude la consigliera Giulia Fresca - diventi, per Manfredonia il simbolo di unione contro l’illegalità e il crimine organizzato”.