“Soltanto ieri parlavo di complicità della stampa ad offrire una narrazione sensazionalista del ruolo dei politici ingiustamente coinvolti negli scioglimenti degli enti per infiltrazioni mafiose - afferma Angelo Riccardi -. Ed ecco che quasi a conferma di quanto detto, alcuni giornalisti con la più classica delle operazioni di comunicazione, senza nemmeno preoccuparsi della lettura della sentenza, ma con la sola esigenza di sputare la notizia al popolo, hanno dichiarato la conferma dell’incandidabilità del sottoscritto, di Salvatore Zingariello e di Antonio Conoscitore da parte della Cassazione”.
“Peccato (si fa per dire), che abbiano preso una cantonata. La sentenza n. 24566/2022 del 09/08/2022 riguarda solo Antonio Conoscitore ed il sottoscritto è ancora in attesa che la suprema Corte di Cassazione si pronunci”.
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“Chiaramente, pur di fare un po’ di click in più sui propri siti di pseudo informazione, anche altri giornali hanno ritenuto di rilanciare la stessa falsa notizia, preoccupandosi di metterla anche in evidenza”.
“Ovvio che siamo di fronte ai soliti cialtroni - prosegue l'ex Sindaco di Manfredonia - e seppure l’esito del giudizio della Cassazione è purtroppo scontato, condanno assolutamente questo modo di fare informazione. Non mi aspetto nulla dalla giustizia italiana su questo tema e ho già preventivato un ricorso alla Corte di Giustizia Europea, ma è obbligo etico e morale dei giornalisti dare notizie corrette e verificate”.
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“Non intendo querelare nessuno per l’ennesima diffamazione nei miei confronti con tutti i danni a carico della mia famiglia, ma spero almeno che certa stampa possa mettersi una mano sulla coscienza e cominciare a fare per bene il proprio mestiere”.