Una commissione di indagine per fare chiarezza sulla vicenda delle tariffe Covid accordate a Universo Salute nelle scorse settimane. E’ la proposta di legge del capogruppo in seno al consiglio regionale di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo, a circa un mese dal suo incontro con il direttore generale della Asl Foggia Vito Piazzolla.
Dopo quella circostanza Zullo aveva chiesto ulteriori chiarimenti anche all’assessore regionale alla sanità Pier Luigi Lopalco, dal quale però non ha avuto risposte. Da qui la proposta di legge che punta all’istituzione di una commissione consiliare speciale d’indagine sulla gestione dei rapporti Universo Salute, Regione, Asl Foggia e Asl Bat.
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La questione, evidenziata su queste colonne ad inizio settembre, riguarda la liquidazione (erogata al 50% dalla Asl Foggia, pari a 2,2 milioni di euro) delle prestazioni eseguite dalla struttura privata durante le prime fasi della pandemia.
“Una tariffa giornaliera pari a 250 euro con farmaci, materiali e protesi a carico dell’Asl e vuoto per pieno all’interno del modulo autorizzato non è applicata per nessuna tipologia di struttura sanitaria e socio-sanitaria esistente in Puglia erogatrice di prestazioni in accreditamento con il Ssn”, ha fatto notare Zullo.
Nemmeno le prestazioni ospedaliere applicate per i ricoveri Covid non necessitanti di terapia intensiva pur determinate per Drg valorizzerebbero una remunerazione pari a quanto richiesto da Universo Salute, aggiunge il meloniano che fa riferimento anche ad un’altra questione: “Nessuna struttura in Puglia ha potuto godere del soccorso di infermieri che lasciavano sguarnito il Privato per aderire a bandi pubblici come invece ha potuto godere Universo Salute con delibera dell’A.O. Ospedali Riuniti di Foggia n° 638 del 13/11/2020. E su questo bisogna fare chiarezza per comprendere se il costo lavoro dei 6 infermieri indicati nella delibera siano stati considerati a carico del Privato utilizzatore e se siano stati ad oggi onorati”.
Un’altra perplessità manifestata da Zullo riguarda la modalità di interazione tra Assessorato e Universo Salute che “pur nella comprensibile urgenza e contingenza del momento, a mio avviso, non è stata rispettosa dei canoni basilari su cui si fonda l’accreditamento: la predeterminazione dei requisiti e della tariffa. Infatti, a seguito di un incontro tenutosi il 21 ottobre 2020, in pari data Universo Salute confermava per iscritto la propria disponibilità ad erogare prestazioni a favore di pazienti Covid positivi (paucisintomatici) riferendosi ad un corrispettivo economico da assumere in analogia al corrispettivo definito tra Regione Lazio e strutture erogatrici. Disponibilità accolta dall’Assessorato con una nota del 28 ottobre nella quale emerge una dicitura inaccettabile nonostante l’urgenza del momento: ‘nelle more della definizione dei requisiti e della tariffa’”.
L’azienda dopo un giorno ha specificato le condizioni per l’erogazione delle prestazioni fissando un importo di 250 euro per posto letto a prescindere dall’occupazione dello stesso all’interno di un modulo definito fermo restando che i farmaci, il materiale sanitario nonché le protesi restano a carico dell’Asl.
“Il Privato chiede, sta al Pubblico comprendere e smontare, pur nell’urgenza Covid, pretese oppure manifestare l’accettazione della pretesa – incalza Zullo -. Ed invece non c’è stata una netta contrattazione ma una risposta dell’Assessorato (nota 183_16554 del 06/11/2020) con la quale ci si riservava di determinare la congrua remunerazione parametrata ad uno specifico standard organizzativo. Nelle more l’Assessorato si riservava di esaminare la proposta tariffaria in un gruppo di lavoro che, a quanto pare, non si è mai riunito. Oggi c’è una richiesta di remunerazione sulla cui congruità nutro molte perplessità in quanto umilia tutte le strutture erogatrici della Puglia per disparità di trattamento e devo dire tutto questo non certo per responsabilità piena di Universo Salute”.
Una disparità che ha mandato su tutte le furie tanti altri stakeholders della sanità privata regionale che si sono fatti più di una domanda su questa vicenda, come già messo in luce da l’Attacco nei giorni scorsi. “Le lamentele arrivano da tutta la Puglia – ha confermato Zullo - ed è per questo che stiamo proponendo questa azione politica”.
Domande alle quali si cerca una risposta anche con l’istituzione di una apposita commissione di inchiesta.
Si tratta di una delle prerogative del consiglio regionale, che ha la facoltà di approvare la proposta individuando 12 componenti tra gli eletti, che in tre mesi dovranno raccogliere tutti gli elementi utili a definire i termini del caso, avendo il potere di convocare persone, chiedere atti e quant’altro.
Zone Transition
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Al momento la proposta deve essere ancora calendarizzata, andrà in discussione in VII commissione e poi starà ai consiglieri FdI capire da quali altre forze politiche potrebbe arrivare l’appoggio. Il lavoro della commissione, qualora attivata, avrà ripercussioni di natura politica e amministrativa.