Una scuola nata con l’idea di aiutare i giovani del ghetto foggiano di frequentare le lezioni e apprendere la lingua italiana. E’ l’esempio della scuola Fatoma che nasce nei locali della Cgil a Borgo Mezzanone e mira ad accogliere i ragazzi per dare loro istruzione. Una realtà, come spiegato dai suoi volontari, finanziata da associazioni e persone che donano e portano avanti i costi burocratici dei materiali e non solo; le professionalità che offrono il servizio sono volontari che vendono da tutta Italia. “La scuola nasce in seguito a un documentario che abbiamo realizzato a Borgo Mezzanone dal titolo ‘One Day One Day’, che racconta la vita di molte persone che vivono all’interno della baraccopoli del borgo e dei ghetti della Capitanata – spiega a l’Attacco Olmo Parenti – parliamo di un lavoro realizzato nel 2022 i cui incassi sono stati realizzati per l’apertura di una scuola d’italiano a Borgo Mezzanone, a 5 minuti dalla baraccopoli in memoria di uno dei protagonisti del film, e che ora non c’è più. Un giovane che ci ha lasciato a seguito di un incidente nel 2022, con una perla che è poi diventata una sorta di motto della scuola, ‘l’amore è capirsi’”.
“Nella scuola viene insegnato ai braccianti e, un po’ a tutti gli stranieri, a leggere e a scrivere e parallelamente viene insegnato l’inglese ai bambini di Borgo Mezzanone. La scuola è stata fondata da un collettivo di Milano che ha prodotto il film, all’interno della quale operano quattro insegnanti, tutti sul territorio, più due mediatori culturali. “A settembre la scuola compie un anno – aggiunge Parenti – quest’anno, poi, abbiamo registrato circa un centinaio di studenti, un ottimo risultato”.
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Questa scuola è formata principalmente da ragazzi africani che vivono la baraccopoli di Borgo Mezzonane e il Cara, il Centro di accoglienza, che imparano così a leggere e a scrivere e a prepari per l’esame A1 di lingua italiana. “Svolgiamo un lavoro di integrazione che di base dovrebbe essere svolto dallo Stato ma che sempre è disponibile per tanti ragazzi di quella zona, perché privi di documenti o perché nel CARA in cui si ritrovano mancano le risorse adeguate”, evidenzia.
“E’ difficile che dei giovani che lavorano tutto il giorno in campagna poi decidano di andare fino a Foggia per fare un corso. Abbiamo così deciso di colmare questa mancanza”. Dentro la sede inutilizzata della Cgil ha preso vita questa straordinaria realtà che quotidianamente aiuta tantissimi ragazzi ad avere un futuro: proprio così perché insegnare loro a leggere e a scrivere, significa aiutarli non solo ad avere i documenti ma ad integrarsi nella cultura italiana. La stessa scuole Fatoma ha preparato questa settimana un ricco calendario di eventi, una sorta di cartellone chiamato “Festoma”. “Dopo la fine del primo anno accademico sarà una settimana che ambisce a fare ciò che poi tentiamo di fare quotidianamente, metter insieme persone della borgata e della baraccopoli, così da imparare l’uno dall’altro", tiene a precisare Parenti.
"Così per tutto l’arco della settimana organizzeremo corsi di teatro, corsi su come raccontarsi sui social, una giornata in piscina, prevista la serata cinema tutte le sere nella piazza principale di Borgo Mezzonane.
Ed ancora faremo una mostra fotografica, con scatti realizzati dai ragazzi della baraccopoli – aggiunge – cercheremo di aiutarli anche a scrivere le didascalie delle fotografie. Festoma è quindi una settimana di attività che come comune denominatore ha quello di mettere insieme le persone e scambiarsi un qualcosa che possa arricchire davvero tutti”.
Zone Transition
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Ancora una volta i volontari della scuola Fatoma si farà promotrice di un evento all’insegna dell’integrazione, della formazione, dello stare insieme. Nel gioco e nel divertimento si svolgeranno attività che aiuteranno i giovani del ghetto a meglio integrarsi. Tanto di cappello ai volontari della scuola Fatoma che arrivano lì dove non arrivano nemmeno le istituzioni preposte.