Ammontano a 12.763 le preferenze conquistate al Sud dall’imprenditore apricenese Paolo Dell’Erba, coordinatore provinciale di Forza Italia. Il partito, che ha ottenuto il 10,76% nella circoscrizione meridionale, si è fermato al 7,79% in Puglia (con Dell’Erba terzo con 10.092 preferenze, dopo Tajani e De Mola) e il 11,14% in Capitanata (con Dell’Erba primo con 7.756 preferenze di cui 3.522 pari al 51,08% ad Apricena, prima del presidente nazionale Tajani con 3.769 consensi).
Tanto è bastato per scatenare nuovamente la guerra col consigliere regionale sammarchese Napoleone Cera, che ha tuonato: “Dopo oltre un mese di silenzio, nonostante le numerose provocazioni ricevute, ritengo sia giunto il momento di aprire un confronto serio sui risultati delle recenti elezioni europee. La Puglia si conferma come la regione con la percentuale più bassa nella circoscrizione meridionale, un dato che non possiamo ignorare. È evidente che la linea politica giustizialista ha prodotto fenomeni come quello di Decaro che merita una riflessione approfondita all'interno del nostro partito. Inoltre, non possiamo sorvolare sul fatto che Forza Italia in Puglia ha registrato la percentuale più bassa di tutto il Meridione, segnando un preoccupante -3% rispetto alle scorse europee e alle politiche del 2022”.
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Ma Dell’Erba si difende: “Sono soddisfatto del risultato che Forza Italia ha ottenuto alle europee. Forza Italia in provincia di Foggia ha fatto registrare oltre l'11% superando ampiamente la media nazionale. In pochi mesi di attività politica come coordinatore del partito sono stato sempre propositivo, nonostante i continui attacchi subiti. Chi ha altre idee ci troverà pronti al confronto, ma solo per costruire un futuro propositivo e non per scendere a patti spartitori che non fanno parte del nostro Dna”.
Per il commissario regionale ed onorevole Mauro d’Attis, “il dato nazionale di FI rappresenta la sconfitta di tutti i gufi che ci davano per morti dopo la scomparsa del nostro presidente Berlusconi. In Puglia, inutile negarlo, ci aspettavamo un dato diverso e più generoso ed è per questo che ci sarà l’occasione di dialogo interno al partito per analizzare il voto: un momento che richiamerà alla responsabilità tutta la nostra classe dirigente, nessuno escluso”. Insomma, una prima parziale ammissione del flop che sembra non recepire il drappello di parlamentari azzurri. Per Dario Damiani, Rita Dalla Chiesa, Vito De Palma, Andrea Caroppo e Giandiego Gatta sono tutte rose e fiori.
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“Una grande gioia, un grande orgoglio: il nostro segretario Antonio Tajani aveva indicato - si legge in una nota - un obiettivo e l’abbiamo raggiunto. Il dato nazionale di Forza Italia alle europee dimostra l’importanza di una forza moderata e rassicurante all’interno della compagine del centrodestra, in cui ci confermiamo centrali. Un successo che porta la firma di Tajani, che con lungimiranza ha saputo seguire l’idea che Silvio Berlusconi ha seminato nella visione del nostro partito. In Puglia abbiamo portato il nostro segretario Tajani con orgoglio e passione e i risultati lo dimostrano. E abbiamo una certezza: siamo un partito solido e coeso e abbiamo un commissario regionale, l’on Mauro D’Attis, che come sempre sarà in grado di rilanciare ulteriormente l’azione di Forza Italia nel nostro territorio e noi saremo al suo fianco”. Per adesso.