Appare oggi in discesa la strada per il presidente uscente della Provincia di Foggia Nicola Gatta, il cui mandato è scaduto il 31 ottobre scorso, intenzionato a svolgere un secondo mandato a Palazzo Dogana. Il lavorìo ai fianchi è condotto in maniera implacabile e rispetto ad entrambi gli schieramenti, del resto le urne (di secondo livello) di gennaio 2023 si avvicinano rapidamente. Settimane fa il centrodestra, dopo anni di freddo col Sindaco di Candela in carica dal 2018 alla Provincia, sembrava intenzionato a puntare sul primo cittadino di Manfredonia, Gianni Rotice, che per quanto civico è a capo dell’unica amministrazione di grandi dimensioni (e voto ponderato maggiore) legata alla coalizione. Ma da alcuni giorni circola la notizia del passo indietro dell’edile ed ex presidente di Confindustria Foggia.
Oggi è previsto un incontro tra Nicola Gatta e i referenti di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Assai difficilmente sarà decisivo.
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L’intenzione dei partiti è chiedere a Gatta, se non di tesserarsi (cosa che non ha mai inteso fare da molti anni a questa parte, dopo un passato in FI), di dichiararsi almeno candidato del centrodestra. Ma anche a questa richiesta il presidente risponderà negativamente: sa perfettamente che una simile affermazione gli precluderebbe voti dal centrosinistra e con i soli, pochissimi eletti di centrodestra non c’è alcuna certezza di spuntarla.
Oltre a Manfredonia, ci sono le amministrazioni di Zapponeta, Apricena, Lesina, Tremiti, Peschici e poco altro sui Monti Dauni. Gatta sta rimarcando da tempo che una precisa connotazione partitica impedirebbe di allargare al civismo emilianista che sente amico. Né fa nulla per nascondere di non puntare ad essere solo il candidato del centrodestra: lo ha detto chiaramente incontrando, nelle scorse ore, il civico Rosario Cusmai, consigliere politico del presidente della Regione Michele Emiliano per gli enti locali ma, soprattutto, leader di quella Insieme per la Capitanata che a gennaio 2020 fu la lista più votata, nelle elezioni provinciali per il rinnovo del consiglio, e le cui forze (Pd, civici, M5S, altri del centrosinistra) firmarono all’indomani del voto un documento comune in cui si impegnavano a restare unite anche per la scelta del presidente. Con civici e pentastellati Gatta è riuscito ad avere una buona interlocuzione negli ultimi tempi, per quanto nel M5S (da lui aiutato a Candela alle elezioni politiche) ci sarebbe grande imbarazzo qualora si dovesse sostenere un candidato votato anche dal centrodestra. Ma che speranze può avere tale scenario col Pd di Raffaele Piemontese?
“Non possiamo, come coalizione, votare come il centrodestra”, afferma a l’Attacco un civico emilianista. “I legami, però, Gatta li continua a mantenere col centrosinistra: tre mesi fa era il candidato in pectore di Azione, quando si pensava potesse reggere l’alleanza Letta-Calenda. Tuttora è legatissimo all’ex ministra Mara Carfagna. Certo non ignoriamo che stia cercando ora di lavorarsi tutti e che abbia contattato il ministro Raffaele Fitto, affinchè interceda in suo favore. Non è un mistero per nessuno che alle politiche Gatta abbia lavorato sodo per la fittiana Annamaria Fallucchi. Col solo centrodestra non ce la fa. Siamo stati noi ad arrivare primi a gennaio scorso e ancora oggi l’area civici-Pd-M5S resta favorita”.
La settimana prossima è previsto un incontro, finalmente ufficiale, dei partiti di Insieme per la Capitanata. Si parlerà soltanto di provinciali e non anche di comunali foggiane, visto che gli attuali orientamenti su Palazzo Dogana rischierebbero di provocare una fragorosa rottura tra dem e contiani. Nel centrodestra Gatta resta poco amato ma soluzioni alternative non se ne vedono all’orizzonte, per quanto alcuni le auspichino.
“Domani (oggi, ndr) gli sarà chiesto di dichiararsi candidato del centrodestra e lui dirà di no”, anticipano a l’Attacco fonti interne allo schieramento. “Gatta sta chiamando tutti i consiglieri comunali e molti gli stanno rispondendo che attendono indicazioni dai partiti. Sa che da solo non va da nessuna parte, non avendo partiti alle spalle. E sa che il Sindaco di Apricena Antonio Potenza, non candidabile, non è suo amico: così si sta proponendo come civico. La verità è che ragiona guardando in prospettiva, in ballo ci sono le regionali 2025. Nicola Gatta a quello punta, arrivare alle regionali da presidente. La Provincia gli serve per le regionali, come Sindaco di Candela scadrebbe praticamente col nuovo mandato a Palazzo Dogana”. Insomma, colui che nella penultima campagna elettorale comunale ebbe tutti i partiti dalla propria parte, come candidato unico, anche stavolta ambisce al più largo consenso possibile, al di là delle mere logiche di schieramento.
Zone Transition
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“Ma se il centrodestra vuole rinascere in Capitanata bisogna dimostrare di uccidere un simile modello politico”, sentenziano fonti critiche della coalizione.