Il Movimento 5 Stelle è pronto a cambiare pelle. Via i Meetup nelle varie città, verranno sostituiti da gruppi territoriali. In questo modo – secondo la nuova visione indicata da Giuseppe Conte – gli attivisti, i simpatizzanti, i portavoce avranno un ruolo più definito. Una rivoluzione che potrebbe essere definita entro la fine di quest’anno.
“E’ un’idea di Giuseppe Conte – ha confermato a l’Attacco Mario Furore, europarlamentare del M5S –. E’ prevista questa organizzazione, si potranno nominare i referenti provinciali e cittadini. Dopo di che verrà realizzata una strutturazione che si baserà su gruppi territoriali formati dagli iscritti al Movimento. I gruppi territoriali possono essere cittadini oppure intercomunali: è un’evoluzione più orizzontale delle segreterie tradizionali in cui avremo ruoli ben definiti, sapremo chi fa che cosa – ha aggiunto –. Termina così lo stato di anarchia che purtroppo, per troppo tempo, è stato presente nel Movimento anche per colpa di ex capi politici. Conte vuole dare una strutturazione e una organizzazione seria, capace ed efficace che sarà in grado di intercettare i bisogni dei territori e organizzarsi poi per gli appuntamenti elettorali”.
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Uno di quelli più importanti è previsto tra poco meno di un anno a Foggia. In tanti, quindi, si sarebbero avvicinato al M5S. “Grazie all’effetto Conte abbiamo avuto una grande domanda dal punto di vista della partecipazione verso i 5 Stelle – ha confermato Furore –. Questa richiesta in Capitanata è stata avvertita in particolare nel capoluogo di provincia. E’ molto sentita perché Foggia sarà chiamata a un appuntamento elettorale l'anno prossimo e i foggiani vorranno partecipare e incidere nelle prossime competizioni. Noi, chiaramente, attendiamo l'ufficializzazione di questa organizzazione anche per poter invitare nuove persone a far parte del Movimento, un Movimento che si vuole aprire sempre di più all’associazionismo, al mondo professionale. Devo dire che in questo momento, soprattutto a livello territoriale, c'è proprio una polarizzazione: o si rivolgono al partito della Meloni oppure a quello di Conte, quest'ultimo è più sentito nel Foggiano”.
Dunque, potrebbero cambiare le gerarchie, i ruoli dirigenziali e si potranno vedere facce nuove. “Questa nuova organizzazione ci aiuterà ad uscire da un pantano di anarchia che sicuramente non ha aiutato in questi anni in quanto non avevamo una struttura e ci trovavamo ad organizzare le iniziative senza avere ben definiti i ruoli – ha evidenziato Furore –. Anche gli attivisti vedranno riconosciuto il loro lavoro. Sarà una sfida importante quella che ha lanciato Conte, che dovrebbe vedere la luce entro la fine dell'anno”. “Facce nuove? Ce lo auguriamo, siamo aperti a creare sinergie con nuove figure perché il movimento deve guidare una futura coalizione progressista – ha proseguito l’europarlamentare pentastellato –. Ci apriamo alla società civile e non a quella politica: quindi no a esponenti della vecchia politica, perché comunque vige sempre la regola di due mandati. Coordinatore provinciale? Non sappiamo nulla, Conte disse che avrebbe nominato un rappresentante dopo le elezioni politiche”.
La rivoluzione Conte ha trovato i primi favori sui territori, a partire da Cerignola, quest’ultima una delle poche città in cui non è mai stata ben definita la composizione della compagine pentastellata. “Conte immagina che sui territori si formino dei gruppi di un minimo di 30 persone – ha spiegato a l’Attacco una fonte locale –, gli attivisti non sono dei semplici simpatizzanti ma avranno ruolo importante. In passato vi era la presenza di più gruppi, i Meetup, e poteva anche accadere di avere diverse aggregazioni all'interno della stessa città. Ci sarà un solo gruppo nel quale si potranno convogliare gli esponenti dei paesi limitrofi, quindi ad esempio Cerignola e i Cinque Reali Siti. Il gruppo territoriale può votare in maniera democratica il proprio referente e questa figura non per forza deve coincidere con il portavoce”, è stato detto.
Zone Transition
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“Quando il gruppo diventa ufficiale, cambia tutto perché i rappresentanti saranno certificati e quindi avranno voce in capitolo sulle decisioni da prendere all'interno della o delle città in cui operano. I gruppi saranno formati da persone iscritte al Movimento, che hanno una propria storia, quindi non costituiti dall'oggi al domani. È ovvio che quando si fermeranno queste aggregazioni, i gruppi territoriali avranno un peso maggiore. Avremo anche la possibilità di fare proposte di legge che sottoporremo ovviamente al vaglio dei nostri parlamentari che a lora volta potranno presentarle nelle sedi preposte. Stiamo attendendo che avvenga questa ristrutturazione del Movimento e soprattutto che venga nominato un coordinatore provinciale in Capitanata. In questo caso sarà più facile l'interlocuzione”, è stato riferito a l’Attacco.