Continua la situazione di stallo all’interno del centrodestra di Capitanata rispetto alla scelta dei candidati sindaci per Manfredonia e San Severo. Colpa di diverse partite interne a Fratelli d’Italia e a Forza Italia. Nel Golfo aleggia pesantemente l’alea di una nuova commissione di accesso e di un possibile secondo scioglimento per infiltrazioni mafiose dopo quello del 2019. Ma dal centrodestra riferiscono che, ad oggi, non pare esserci ancora stata la richiesta del prefetto Maurizio Valiante al Viminale rispetto all’avvio dell’iter di accesso agli atti. E’ per questa ragione che, dopo diversi giorni di calma piatta, sono ripresi i movimenti delle forze politiche. L’ultima novità riguarda il deputato di Forza Italia Giandiego Gatta, che, dopo aver sondato il terreno sul nome del professore Unifg ed avvocato Marco Galli (ex consigliere comunale di centrodestra a Monte Sant’Angelo), ora vorrebbe chiudere la partita sul fratello maggiore Ugo, portando la coalizione di centrodestra a convergere sul candidato sindaco del rassemblement civico Manfredonia 2024. Gatta non vuole esporsi personalmente ma preferirebbe che fosse il centrodestra ad indicare il sostegno a Galli, che dopo esser stato direttore della Comunità montana del Gargano è oggi dirigente dell’agenzia regionale Arif.
Figlio primogenito dell’ex procuratore capo di Foggia Alessandro, è molto attivo negli ultimi anni come presidente del Circolo Unione. Per le civiche di Manfredonia 2024 (Manfredonia al centro, Italia Viva, Azione Manfredonia, Liberaldemocratici, Forza Manfredonia, Città Protagonista, ovvero gli ex assessori Libero Palumbo, Tonino Prencipe, l’ex FI Cristiano Romani e l’ex parlamentare M5S Francesca Troiano) l’avvocato classe ’69 rappresenta “etica e legalità”. Ma per altri partiti di centrodestra, non espressione di Gatta, il rischio è che Galli finisca per rappresentare “la figura più funzionale al ritorno al consociativismo di Manfredonia”. Una perplessità che rievoca i decenni scorsi in cui tra Gatta e i big del Pd non c’era, agli occhi degli addetti ai lavori, vera contrapposizione.
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Gli imbarazzi sono provocati, in queste ore, anche dagli intrecci familiari: il candidato sindaco è cugino di Gabriella e Roberto Galli, ovvero della moglie dell’ex deputato Pd Michele Bordo e del pm che oggi è co-titolare di due inchieste su Manfredonia (“Giù le mani” sull’ex assessore Angelo Salvemini, Michele Romito ed altri, e quella su traffico di droga in cui è stato citato anche l’ex assessore dem Damiano D’Ambrosio).
“Quel che è certo è che Manfredonia rappresenta, oggi, una vera polveriera e che spunteranno altri filoni investigativi, relativi a situazioni più risalenti nel tempo. Non esiste solo il tema Salvemini, insomma”, commentano a l’Attacco alcune fonti di centrodestra.
Mentre il Pd starebbe tentando da Roma di trovare una convergenza col leader M5S Giuseppe Conte, che finora è stato frenato rispetto al campo largo in salsa sipontina dai troppi personaggi ingombranti e improponibili tuttora presenti nelle formazioni del centrosinistra.
Chi, al pari di Galli, è pronto ad annunciare la prossima settimana la propria candidatura a sindaco è l’ex deputato M5S Antonio Tasso, che pure sta cercando di convincere i contiani a sostenerlo.
“Venerdì 5 aprile, alle ore 18.00, presso la sede della Lega Navale, in viale Miramare, presenteremo la nostra coalizione con il nostro candidato sindaco”, ha fatto sapere Tasso a l’Attacco, anticipando che della coalizione fanno parte la propria civica Agiamo, Sipontum, la lista del sindaco e forse una quarta lista esterna di cui si attende la decisione finale. Tasso, ovviamente, mantiene le porte aperte ad ulteriori adesioni.
Confusione anche a San Severo.
La ricerca dell’unità del centrodestra si scontra, come anticipato su queste colonne in più occasioni, coi contrasti, definiti “sanabili”, interni a Fratelli d’Italia tra il deputato Giandonato La Salandra e il coordinatore provinciale Giannicola De Leonardis, consigliere regionale. Oggi i due si incontreranno, a quanto pare, risolveranno le proprie divergenze.
Perdono quota le ipotesi delle candidature a sindaca sia della forzista Rosa Caposiena che della neo UdC Anna Paola Giuliani. Il coordinatore provinciale di FI Paolo Dell’Erba preferirebbe Ciro Matarante, sgradito al gruppo locale dei meloniani, mentre il numero uno pugliese degli azzurri, il parlamentare Mauro d’Attis, vuole Caposiena. La Lega propone il proprio consigliere comunale Di Scioscio, nome considerato elettoralmente più forte della meloniana Luciana De Lallo, ma FdI non appoggerebbe una nuova candidatura leghista come quella infelice di Marianna Bocola alle scorse comunali, da cui dipese la spaccatura del centrodestra e la riconferma di Francesco Miglio.
Zone Transition
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Fonti legate a La Salandra escludono tale ipotesi: “Rivendicheremo una presenza forte di FdI a San Severo, esprimeremo un nostro candidato sindaco”. E c’è anche chi non esclude che sia ancora possibile organizzare in extremis le primarie del centrodestra per il 7 aprile, a quasi un mese dalla presentazione delle liste (8 maggio).