E’ ormai fatta tra centrodestra e Nicola Gatta, presidente uscente della Provincia di Foggia. Il prossimo incontro è previsto per lunedì pomeriggio in Vico Sant’Angelo 3, in casa della Lega, ma non ci sono più dubbi sul sostegno della coalizione al sindaco di Candela alle elezioni di secondo livello con cui a gennaio prossimo si voterà per il presidente di Palazzo Dogana.
“La sola scelta obbligata è Nicola Gatta, che però non dovrà più chiudersi nella torre d’avorio come ha fatto dal 2018 ad oggi”, diceva un beninformato del centrodestra a l’Attacco già la scorsa settimana, facendo capire come il primo cittadino di Manfredonia Gianni Rotice si fosse definitivamente fatto da parte. “Vorrei solo che fosse chiaro che Gatta è il candidato del centrodestra”, avrebbe affermato l’ex presidente di Confindustria allo schieramento. A lungo il centrodestra ha tenuto sospeso Gatta, valutando seriamente l’ipotesi Rotice, civico anch’egli ma sicuramente meno trasversale e dichiaratamente esponente della coalizione. Le anime critiche rispetto al Gatta bis erano diverse, dopo anni di rapporto freddo e continue lagnanze di non ricevere adeguato coinvolgimento da parte del presidente nella programmazione, nelle nomine e in generale nelle scelte dell’ente.
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Dalla coalizione trapelava la scorsa settimana l’indiscrezione che la residua contrarietà nei confronti dell’uscente era quella della Lega e del duo formato dal consigliere regionale Paolo Dell’Erba e dal sindaco di Apricena Antonio Potenza.
Ma adesso la situazione pare ulteriormente migliorata per Gatta. Appare morbida la posizione della Lega, dove stando ai beninformati sarebbe rimasto solo il rancore personale dell’ex vicesegretario regionale Raimondo Ursitti, da anni in guerra con Gatta per le mancate deleghe quand’era consigliere provinciale.
“Dobbiamo nuovamente aggiornarci. Per noi non c’è alcun problema sulla riconferma di Nicola ma è chiaro che, come 4 anni fa disse chiaramente che veniva candidato dal centrodestra, anche questa volta noi vorremmo chiarezza su questo perimetro di partenza che poi non esclude assolutamente voti da altre anime come già accaduto nel 2018”, commenta a l’Attacco il segretario provinciale Daniele Cusmai. La prossima settimana sarà presa la decisione definitiva da parte del centrodestra? “Lo auspico”, conclude il giovane vichese.
Anche rispetto alla ostilità di Potenza e Dell’Erba fonti interne allo schieramento ridimensionano nettamente: “Non è Dell’Erba quanto il sindaco di Apricena, che da tempo ha un pessimo rapporto con Gatta. Ma è poca cosa, di certo non influirà sulla decisione finale della coalizione”. Del resto, c’è stato pure un riavvicinamento tra Gatta e il deputato di Fratelli d’Italia Giandonato La Salandra e sono stati archiviati anche alcuni paletti che erano stati posti nei mesi scorsi: dalla richiesta di definirsi candidato del centrodestra al tesserarsi rinunciando al proprio civismo trasversale, fino alla sollecitazione (rivoltagli dal consigliere regionale Giannicola De Leonardis) di dare prova di fedeltà facendo nomine in favore di FdI per i componenti di competenza della Provincia nei cda del Consorzio di bonifica del Gargano e del Consorzio per la bonifica della Capitanata. Tutto sarebbe superato oggi, per la soddisfazione di chi fin dall’inizio aveva perorato il Gatta bis, ovvero il deputato sipontino di Forza Italia Giandiego Gatta, la deputata meloniana Annamaria Fallucchi e il segretario provinciale degli azzurri Raffaele di Mauro.
E’ ancora nebbia fitta, invece, nel fronte giallorosso di “Insieme per la Capitanata”, ovvero Pd, civici di Emiliano e M5S. Dopo che i civici hanno rivendicato un candidato presidente che non fosse piddino, i dem hanno rilanciato col sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti, civico ma legato al dominus Pd e vicepresidente della Regione Raffaele Piemontese. Ma tale ipotesi non ha suscitato apprezzamento né tra gli emilianisti né tantomeno tra i pentastellati. I primi puntano con forza sul sindaco di Lucera Giuseppe Pitta, rispetto al quale appaiono possibilisti nel M5S. La sensazione è che Piemontese non cederà.
Un suo fedelissimo quale il civico sindaco di Vico del Gargano Michele Sementino a l’Attacco è stato chiaro: non Pitta ma uno quale Nobiletti o d’Arienzo, insomma un sindaco garganico. E questo oggi pare il pallino dei dem, dopo gli anni del sanseverese Francesco Miglio e del candelese Gatta. Come finirà la partita? Ai contiani sta a cuore che l’alleanza regga ma dal centrodestra sperano nel contrario. “Il Pd pretenderà che tutti votino per Nobiletti e spaccherà il fronte”, pronosticano fonti meloniane.
Zone Transition
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Che senso avrebbe dividersi? “Il senso c’è. Molti lì dentro puntano a indebolire Piemontese, ancora di più dopo la sconfitta delle elezioni politiche, per escluderlo dai processi decisionali per Foggia città, dove si tornerà al voto nell’autunno del prossimo anno”.