Sta per iniziare l’ultimo mese di supporto di Renato Lombardi al dirigente farmacista facente funzione del direttore di struttura complessa di farmacia presso l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Lo specialista, dipendente della Asl Foggia, aveva chiesto un periodo d’aspettativa alla sua Azienda di provenienza proprio per ricoprire il ruolo di direttore nell’Irccs garganico. Nel frattempo Lombardi ha partecipato all’avviso pubblico per l’incarico quinquennale di direttore di struttura complessa di farmacia territoriale indetto dalla Asl Foggia e, rispettando i pronostici della vigilia, lo ha vinto poco meno di un anno fa ormai, ad aprile 2021.
A novembre dello stesso anno, Lombardi ha chiesto un periodo di aspettativa senza retribuzione questa volta a Casa Sollievo, la quale però avendo ricevuto la richiesta in difetto di termini di preavviso, è stata costretta a provvedere alla repentina riorganizzazione dell'unità operativa di farmacia interna. Per questa ragione, al fine di limitare conseguenti disservizi, il direttore delle risorse umane dell'ospedale di padre Pio, Paolo Fini, avrebbe chiesto all'Asl di Foggia di autorizzare il dottor Lombardi, al di fuori del suo normale orario di servizio e per l'intero periodo della aspettativa, a coadiuvare il dirigente farmacista facente funzioni di Casa Sollievo. L'Asl ha dato parere favorevole a questa richiesta.
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L’aspettativa e la collaborazione sono dunque agli sgoccioli, considerato che scadrebbero, salvo proroghe, il 30 aprile prossimo.
Ma alcuni addetti ai lavori da settimane stanno sollevando alcuni dubbi rispetto al doppio incarico di Lombardi: può da direttore di struttura complessa occuparsi anche della farmacia di un ospedale privato?
Va ricordato che è compito della farmacia territoriale della Asl Foggia verificare il controllo delle convenzionate, la vigilanza sulle strutture sanitarie e la dispositivo e farmacovigilanza attraverso la verifica e il controllo della convenzione farmaceutica, suddivisa in contabile e tecnica; le spetta anche la vigilanza sulle strutture sanitarie e farmacovigilanza; la rendicontazione e monitoraggio periodico delle prescrizioni farmaceutiche dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta; la rendicontazione e monitoraggio periodico delle prescrizioni farmaceutiche in Edotto.
Le attività del direttore della S.C. farmacia territoriale investono poi sia la clinica che l'appropriatezza di utilizzo del farmaco e del dispositivo medico, la gestione del rischio correlato al loro utilizzo, la sperimentazione clinica, in una logica di massima integrazione con le varie articolazioni aziendali, all'interno di un sistema di relazione tra i diversi professionisti sanitari per migliorare la qualità delle prestazioni assistenziali l'acquisizione, la distribuzione e la distruzione dei farmaci stupefacenti ivi compresa quella della direzione sanitaria, la vidimazione dei registri e di moduli di approvvigionamento delle unità operative e dei ricettari. Deve inoltre provvedere a sviluppare le proprie competenze rispetto a diverse direttrici fondamentali, volte a garantire al paziente un livello di cura basato su efficacia e sicurezza assicurando informazioni adeguate alla gestione di protocolli terapeutici sempre più complessi; collaborazione nella valutazione dei profili di efficacia, della qualità e dei costi dell'assistenza farmaceutica in contesti in cui i trattamenti farmacologici sono sempre più basati sull'evidenza scientifica; appropriatezza, sicurezza e qualità delle terapie e dei dispositivi erogati; monitoraggio e ottimizzazione della spesa farmaceutica territoriale; personalizzazioni dei propri servizi in contesti che sempre più individuano percorsi centrati sul singolo paziente.
L'attività della S.C. farmacia territoriale deve essere esercitata in una logica di interazione e di condivisione di strategie con il territorio di riferimento e con le sue diverse componenti assistenziali. Il direttore della struttura deve avere capacità di sviluppare soluzioni innovative relativamente alla logistica, ivi compresa la rete dei magazzini. Deve garantire altresì la verifica puntuale dell'appropriatezza prescrittiva ed il controllo dei budget economici articolati per singola unità operativa, monitorandone l'andamento e segnalando eventuali scostamenti.
Zone Transition
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Insomma, si tratta di compiti molto delicati quanto specifici e proprio per questo c’è chi si chiede se al controllore possa essere consentito di essere coinvolto in qualche modo nell’attività di un organismo controllato.