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E’ stata sottoscritta il 27 maggio scorso una convenzione tra Asl Foggia e Inmp, istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti per il contrasto delle malattie della povertà attraverso la quale l’Azienda di Capitanata sarà destinataria di un fondo pari a circa 7 milioni di euro per realizzare il Programma nazionale equità della salute (Pnes). Il Programma, cofinanziato dall’Unione europea con fondi Fse+ e Fesr, interviene nelle 7 regioni meno sviluppate del Paese per rafforzarne i servizi sanitari e renderne più equo l’accesso. Nello specifico prevede la presa in carico sanitaria e sociosanitaria dei bisogni di salute delle persone in vulnerabilità socioeconomica; il rafforzamento dei servizi sanitari e sociosanitari oggetto dell'intervento; il rafforzamento del partenariato di programma; il rafforzamento della resilienza e delle capacità dei servizi sanitari e sociosanitari di rispondere ai bisogni di salute attraverso interventi di adeguamento infrastrutturale, tecnologico, strumentale e forniture di dispositivi medici durevoli; l'aumento dell'utilizzo dei servizi sanitari e sociosanitari attraverso azioni di rafforzamento delle capacità dei servizi sanitari di erogare prestazioni appropriate alla popolazione target e azioni di sensibilizzazione sanitaria per la salute.
Sono complessivamente 38 le Aziende sanitarie beneficiarie delle risorse, tra cui, come detto, la Asl Foggia. La convenzione disciplina i rapporti giuridici tra Inmp in qualità di organismo intermedio che ha curato i rapporti con le diverse Regioni nel Pnes e l’Azienda sanitaria locale di Foggia, per la realizzazione degli interventi previsti.
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I fondi Fesr finanzieranno con 2,8 milioni di euro l’investimento strutturale, tecnologico, strumentale e di risorse umane funzionale alla implementazione delle attività di outreach, 1 milione circa sarà destinato al personale odontoiatrico; l’acquisizione di protesi odontoiatriche per persone in povertà sanitaria; la produzione di materiale per attività di educazione sanitaria presso la popolazione target. I restanti 4,2 milioni rinvengono da fondi Fse+ e saranno spesi per la costituzione delle equipe multidisciplinari per attività clinica; per la dotazione di farmaci ed erogazione delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie; per la co-progettazione realizzata da Ets e Asl funzionale all’erogazione delle prestazioni; per la mediazione di sistema.
La Asl Foggia entro il 24 giugno 2024 dovrà procedere alla presentazione all’Inpm del provvedimento di presa d’atto della convenzione sottoscritta con l’istituto; la domanda di finanziamento del piano di interventi; il piano di interventi composto da schede-progetto compilate, comprensive delle schede finanziarie di preventivo; il provvedimento di nomina dei referenti per l’Azienda sanitaria.
A tal proposito il direttore generale della Asl Foggia, Antonio Nigri, in questi giorni ha individuato la responsabile dell’attuazione del piano di interventi e la referente amministrativa per l’Azienda sanitaria, rispettivamente nelle persone di Angelica Mirizzi quale direttrice dell’area sociosanitaria e di Giuditta Belpiede, dirigente amministrativo, già referente di progetti a valere su analoghe linee di intervento.
L’impegno è quello di realizzare il Piano, nel rispetto del cronoprogramma attuativo delle attività e di spesa, entro il primo dicembre del 2029. Inmp per contro si obbliga a garantire il necessario supporto per la piena e corretta realizzazione dei progetti sorvegliandone l'attuazione e il corretto adempimento degli obblighi in capo alla beneficiaria, si occuperà anche di effettuare controlli documentali sui progetti in attuazione del principio di sana gestione finanziaria.
Nel caso di importi indebitamente percepiti dall'Azienda sanitaria questi verranno recuperati dopo l'accertamento di un'irregolarità nella gestione dei progetti.
Zone Transition
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Secondo le previsioni riportate nel progetto il numero totale dei partecipanti entro il 2024 sarà di 77, entro il 2029 invece saranno 3086, i cittadini dei paesi terzi quest'anno saranno 31 mentre fino al 2029 saranno coinvolte 1232 persone. Il numero massimo di persone che possono essere servite dalla nuova struttura sanitaria o modernizzata quest'anno sarà di 220 mentre alla fine del progetto dovrebbero essere 4398. Dovrebbero essere 1543 i partecipanti che alla conclusione degli interventi nel 2029 si dovrebbero trovare in una situazione migliorativa. Ogni anno gli utenti delle strutture di assistenza sanitaria, nuove o modernizzate, dovrebbero essere non meno di 715.
