Dialisi, internalizzato in Asl il servizio del Gargano

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E’ spesso al centro di polemiche e disagi il servizio dialisi della provincia di Foggia, da ultimo ad esempio a fine ottobre era stato messo in evidenza il fatto che il contenzioso legale tra Asl Foggia e Casa Sollievo della Sofferenza (ente che si occupa del servizio nelle postazioni sanitarie del Gargano) per il rimborso delle somme dovute come pagamento delle prestazioni all’ospedale di padre Pio, avesse determinato una serie di difficoltà per l’utenza.

E’ di questi giorni la notizia secondo la quale la Asl stia intervenendo sulla gestione complessiva delle prestazioni, dopo aver annunciato che “l’assorbimento del servizio di dialisi sul Gargano è in corso di realizzazione: sarà quindi garantita la continuità delle prestazioni”. L’Azienda sanitaria di Capitanata infatti ha aderito all’Accordo quadro denominato Dialisi 4, attivato da Consip.

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In occasione dell’incontro avvenuto il primo settembre scorso tra Massimo Raponi, direttore area gestione patrimonio, Angelo Specchio, responsabile del servizio dialisi di Cerignola, Renato Lombardi, direttore farmacia territoriale, Marilena Lauriola, dirigente responsabile della farmacia ospedaliera e territoriale, gestione beni farmaceutici, ausili sanitari e gestione delle emergenze e catastrofi, è emersa la necessità, concordata con la direzione aziendale, di incrementare le prestazioni del servizio dialisi erogate dall’ospedale di Manfredonia in ragione dei pazienti di prossima acquisizione, attualmente in cura presso l’Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. 

Sulla base di questa novità è stato chiesto ai presidi ospedalieri di trasmettere i fabbisogni per il servizio di dialisi in relazione alle tabelle disponibili per l’adesione all’accordo quadro Consip Dialisi 4. Dopo alcuni giorni si è tenuta la seduta, convocata e presieduta dal commissario straordinario Antonio Nigri, avente proprio ad oggetto la riorganizzazione dei centri dialisi, a cui hanno partecipato dirigenti e medici interessati; in quella sede Nigri ha  ricordato che ad agosto 2021 con sentenza n.5773, il Consiglio di Stato ha parzialmente riformato la sentenza del Tar Puglia in merito all’attribuzione della competenza dell’organizzazione della rete emodialitica provinciale in capo alla Regione Puglia determinando, quindi, l’obbligo per la stessa Asl Foggia di riorganizzare la propria rete territoriale. A settembre 2021 il dipartimento salute della Regione Puglia ha indicato le modalità operative da adottare al fine di adempiere a quanto disposto dalla sentenza del Consiglio di Stato e per procedere alla articolazione, in Capitanata, delle postazioni tecniche di dialisi di Manfredonia, Rodi Garganico e Vieste, attualmente gestite da Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Da qualche mese la Asl Foggia sta quindi predisponendo una serie di attività volte a rendere operativo il passaggio, compreso l’acquisto dell’occorrente per rispondere alle esigenze di un bacino d’utenza più ampio.

Secondo quanto fissato dall’accordo, gli appalti specifici avranno una durata quinquennale, decorrenti dell’avvenuta consegna, installazione e collaudo delle apparecchiature per i trattamenti dialitici, come richiesti negli ordinativi telematici emessi, sulla piattaforma dedicata, dal direttore dell’area gestione patrimonio.

A seguito delle attivazioni delle prestazioni contrattuali, cesseranno i rapporti in essere e gestiti in regime di proroga con le imprese attualmente fornitrici dei trattamenti inerenti al servizio dialisi.

Sono stati nominati contestualmente Angelo Specchio, responsabile del servizio dialisi del Tatarella di Cerignola, quale direttore dell’esecuzione del contratto (Dec), e Daniele Vigilante, responsabile del servizio dialisi al Masselli Mascia di San Severo, in ausilio al Dec per la parte della fornitura di competenza, quale direttore operativo. La spesa complessiva, per il periodo di vigenza contrattuale dell’appalto specifico è pari 3.895.294,69 euro, Iva compresa (attualmente al 4%), che è da suddividersi in 764.130,12 euro per canoni di noleggio delle apparecchiature e 3.131.164,57 euro per la fornitura kit materiali di consumo, da imputarsi sul conto economico della Asl (alla voci: canoni di noleggio per attrezzature tecnico sanitarie e materiali per emodialisi dei bilanci di competenza) o corrispondente nuovo conto economico riveniente dall'imminente attivazione del Sistema Informativo per il Monitoraggio della Spesa del Servizio Sanitario Regionale (cd. Moss).

Nello specifico i 7300 trattamenti di dialisi peritoneale automatizzata (Apd) che servono alla Asl e che hanno un prezzo unitario di 49,98 euro verranno forniti dalla Baxter Spa per un totale di 364.854 euro. Secondo i dati forniti dai vari presidi, alla Asl servono anche 450 sacche per trattamenti di dialisi peritoneale automatizzata (Apd) dal costo unitario di 13 euro il cui fornitore per un totale di 5.850 euro sarà sempre la Baxter Spa. La stessa società fornirà anche le 2075 sacche di icodrestina dal costo unitario di 14,9 euro per un totale di 30.917,50 euro. I trattamenti di dialisi peritoneale manuale (Capd) verranno forniti dalla Fresenius Medical Care Italia Spa, in tutto 5475, al prezzo di 34,98 euro l'uno per un totale di 191.515,5 euro. Sempre la stessa società fornirà anche le sacche per trattamenti di dialisi peritoneale manuale (Capd), il fabbisogno della Asl è di 450 pezzi al costo di 7,98 euro l'una per un totale di 3.591 euro. Quanto ai filtri speciali di tipo 1 verranno forniti da diverse aziende, 3630 dalla Baxter, 3598 dalla Fresenius, 7300 dalla Spindial Spa, 3900 dalla Estor Spa e 4500 dalla Gada Italia Spa, per un totale di 551.938,2 euro. Anche i filtri speciali di tipo 2 verranno forniti da diverse aziende: 9400 dalla Baxter, 2000 dalla Spindial, 19.360 dalla Estor e 11.230 dalla Gada Italia per un totale di 922.869 euro.

Zone Transition

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Apparecchiature (in tutto 49) e kit vari di materiale consumo per trattamento di emodialisi verranno forniti da Baxter, Fresenius e Medtronic per una spesa complessiva di 1.673.940,46 euro.

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