L’importanza, oggi, di guidare la Provincia di Foggia è strettamente connessa alla gestione di una valanga di risorse pubbliche (non solo legate al PNRR) nei prossimi anni. Ne è una conferma il super intervento da 36,6 milioni di euro per la tangenziale est di San Severo, al centro degli appetiti di numerose imprese di primissimo piano. Sta per essere aggiudicata la prima gara relativa a tale opera, scaduta lo scorso 5 dicembre.
Si tratta della procedura aperta per l'affidamento congiunto dei servizi di progettazione definitiva del primo e secondo stralcio, progettazione esecutiva, pratiche espropriative e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, nonché l'esecuzione dei lavori relativi al primo stralcio, con l'opzione della progettazione esecutiva, pratiche espropriative e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, nonché l'esecuzione dei lavori relativi al secondo stralcio inerenti il “Piano operativo infrastrutture FSC 2014-2020 - Asse tematico A. interventi stradali - Tangenziale est di San Severo - lotto 2 - tratto di collegamento tra il casello autostradale e il km 650+500 della S.S. 16 Adriatica”.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
Una gara che parte dall’importo monstre di 11.856.636,88 euro e che sarà aggiudicata col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo.
Il responsabile del procedimento è l’architetto mattinatese Angelo Iannotta, dirigente del Settore Viabilità della Provincia.
Il dirigente Giuseppe Cela (Settore Appalti, Contratti e Stazione Unica Appaltante) ha nominato in commissione come presidente l’ingegnere Giuseppe Di Nunzio (vicedirettore Area Ingegneria del Consorzio per la bonifica della Capitanata) e come componenti due funzionari tecnici del Settore Viabilità della Provincia, ovvero l’architetto Giacomo La Ferrara (fedelissimo del presidente Nicola Gatta, con cui lavorò come dirigente a tempo determinato anche al Comune di Candela prima dell’assunzione, quest’anno, nell’ente di Palazzo Dogana) e l’ingegnere Giovanni Di Cesare.
Sono cinque gli operatori economici che si sfidano. Il primo è il raggruppamento temporaneo di imprese formato da Cobar spa di Altamura e Cetola spa di Pietramontecorvino, l’impresa in ascesa del giovane Armando Cetola.
Poi c’è l’ati composta dal Consorzio stabile Building scarl di Lucera e dalla romana Conpat scarl.
Il terzo operatore è Claudio Favellato con l’omonima spa di Fornelli (Isernia), col quale collaborano molti anni fa i Cetola.
Partecipa alla gara anche il raggruppamento temporaneo di imprese da costituirsi di tipo misto formato dalla mandataria Consorzio stabile Medil scpa di Benevento e dalle mandanti foggiane Sideco srl e Fratelli De Bellis, entrambe con sede in via Candelaro.
Infine c’è il Consorzio Integra di Bologna, erede del fallito colosso CCC (Consorzio Cooperative Costruzioni), che in Capitanata aveva come proprio consorziato forte la fallita Mucafer di Manfredonia, cui era legato l’imprenditore e attuale sindaco sipontino Gianni Rotice. Non è un caso che tra i 141 soci del Consorzio Integra ci sia, per la Capitanata, la cooperativa sipontina Arca, nata dalle ceneri di Mucafer.
Il Consorzio Integra è noto per essersi aggiudicato a inizio 2022 la gara da 7,8 milioni di euro dell’Ente Fiera di Foggia per la “Realizzazione delle infrastrutture per la mobilità al servizio del quartiere fieristico di Foggia- 1° stralcio”, mentre per conto di AQP spa ha ottenuto i lavori di potenziamento dell’impianto di depurazione a servizio dell’agglomerato di Cerignola.
L’intervento relativo alla tangenziale est di San Severo parte da lontano.
Nel 2011 la giunta provinciale approvò il progetto preliminare dei lavori del primo lotto, finanziati con delibera CIPE. I lavori sono stati regolarmente eseguiti e collaudati.
Anni fa la Provincia predispose lo studio di prefattibilità del secondo lotto, approvato a fine 2016 dal consiglio comunale di San Severo. Nell’ambito delle proposte inserite nel Programma “Piano del Sud” fu previsto il completamento dell’intervento col collegamento tra la strada statale 16 Adriatica e il casello autostradale.
Nel 2018, con delibera CIPE avente ad oggetto le risorse del Fondo sviluppo e coesione 2014 – 2020 e il Piano operativo infrastrutture di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rispetto agli interventi stradali fu previsto tale intervento con l’assegnazione del finanziamento.
Risale all’ottobre 2019 l’indizione della conferenza di servizi decisoria per l'esame del progetto definitivo, nell’ambito della quale il Ministero della Cultura, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta – Andria – Trani chiese integrazioni.
La Provincia dovette a quel punto affidare e realizzare una serie di scavi archeologici preliminari, effettuati sulla base di un progetto condiviso con il Ministero. Mentre, rispetto alle segnalate incompatibilità giuridiche rispetto ai piani (PPTR e PUG) è stato necessario chiedere, a giugno scorso, una deroga.
Zone Transition
Zone Transition
Ecco perché il progetto definitivo dovrà essere rielaborato a seguito delle osservazioni e prescrizioni da parte degli enti coinvolti nel procedimento, come sottolinea il dirigente Iannotta.