Istituito il Servizio per l’affidamento familiare dei minori a Cerignola e nei comuni dell’Ambito del Piano Sociale di Zona (Carapelle, Ordona, Orta Nova, Stornara e Stornarella) con l’obiettivo di “evitare ai bambini l’ingresso in comunità a favore dell’accoglienza in una famiglia”, dichiara la vicesindaca e presidente del Coordinamento istituzionale dell’Ambito Maria Dibisceglia.

L’arrivo nei campi a bordo di un furgone. Lo guida uno dei braccianti. Siamo nelle campagne tra Foggia e Manfredonia. Precisamente a Borgo Mezzanone, nel ghetto più grande d’Europa. L’Attacco è con il consigliere comunale foggiano Francesco Strippoli, da sempre impegnato nella lotta al caporalato, nella costruzione di filiere etiche, nell’emersione del lavoro nero e grigio e della riduzione in forme di schiavitù in agricoltura. Con lui c’è Yvan Sagnet, attivista e scrittore camerunese famoso per essersi adoperato nel campo dei diritti umani. 

Fritz non poteva avere nome più azzeccato perché era un cane a pelo nero di 6 anni e di piccola taglia dal carattere frizzante e giocoso nato e vissuto per strada a Rignano Garganico, che non aveva perso la fiducia negli umani nonostante i non radi episodi nei quali veniva scacciato e maltrattato. Faceva parte di un gruppo di 5 esemplari di cui si prende cura Viviana Saponiere, avvocato e consigliere comunale del centro garganico, con una grande passione per gli animali, da sempre impegnata come volontaria nell’accudire e fornire assistenza, cibo e cure a cani e gatti in libertà. Qualcuno ha pensato bene di porre fine alla vita di Fritz con inaudita crudeltà, lasciandolo agonizzante sull’asfalto con gli occhi fuoriusciti dalle orbite, condannandolo ad una morte atroce certamente provocata da un fortissimo colpo infertogli sul lato destro del capo. Un atto ignobile e incivile che è soltanto l’ultimo episodio di un’escalation di intolleranza che si va manifestando negli ultimi tempi a Rignano. “Sono continuamente minacciata per il fatto che mi prendo cura degli animali, vivo in un clima di ostilità crescente per il mio impegno, ci sono persone che anche in questi giorni caldissimi vanno a togliere le ciotole d’acqua e di cibo che io ed un’altra volontaria dell’associazione Leida provvediamo a mettere per abbeverare e sfamare i randagi” denuncia a l’Attacco la consigliera che fino ad un anno e mezzo fa deteneva la delega al randagismo, fin quando il Sindaco Luigi Di Fiore non l’ha avocata a sè, decidendo di fare a meno dell’apporto istituzionale di Saponiere alle politiche del benessere animale, ma non scoraggiando certo il suo attivismo volontario che non si è mai arrestato. “Resto una volontaria e come ho sempre fatto mi prendo cura di cani e gatti randagi, da libera cittadina, non appartengo ad alcuna associazione, acquisto farmaci, antiparassitari, crocchette, li porto dal veterinario quando necessario e provvedo personalmente a tutto, senza chiedere niente a nessuno” spiega.

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