Le Vie di Puglia: la Ciclovia dell’Ofanto, Un grand tour in bicicletta – 6 appuntamenti dall’8 al 18 dicembre per una nuova Narrazione di un Fiume e di un Parco che vogliono ritornare a scrivere il futuro di una parte di Mezzogiorno. Una ciclovia tra patrimoni naturali, paesaggi culturali e comunità ospitali;
lungo itinerari ispirati alle storie che in questa grande Valle si sono avvicendate da Diomede alla Questione Meridionale, da Annibale a Giuseppe Di Vittorio. L'evento è organizzato in collaborazione con Regione Puglia e Pugliapromozione.
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Il progetto promosso da Legambiente Puglia in collaborazione con Provincia di Barletta-Andria-Trani, quale ente gestore del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto, Archeo Club sezione di Canosa di Puglia, Asd Barletta Sportiva, Ass. CanoAufidus, Cooperativa Agricola La Croce Frascuso e Agriturismo Moscella è stato selezionato nell’avviso pubblico Natale 2022 in co-branding dalla Regione Puglia.
“La Ciclo-via dell’Ofanto ambisce a distinguersi – ha dichiarato Bernardo Lodispoto, presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani - dentro una nuova riflessione sul Mezzogiorno che vuole crescere ponendo a base delle sue ragioni di sviluppo la capacità di rileggere la propria storia, le proprie storie, proiettandole nel futuro per ricercare spunti ed opportunità di innovazione nell’unica prospettiva possibile di sostenibilità per un’alleanza duratura tra ecologia ed economia. Uno strumento per riequilibrare pesi sproporzionati, tra una costa sempre più attrattiva e le aree interne appenniniche sempre più respingenti”.
Gli itinerari della Ciclovia dell’Ofanto sono percorsi di senso, tutti dentro la parentesi paesaggistica della Valle dell’Ofanto, che riannodano siti di straordinario interesse naturalistico e culturale per raccontare Storie, da quella di Diomede alla Questione Meridionale, da Annibale a De Nittis. Contemplazioni pedalando con i padri del meridionalismo italiano; dagli albori dell’infrastrutturazione della Cassa del Mezzogiorno con la Ferrovia Rocchetta- Avellino di Giustino Fortunato ai movimenti bracciantili e contadini di Giuseppe Di Vittorio, all’esperienza tenace in campo agricolo di Giulio Bucci.
La Ciclovia è: una infrastruttura materiale di mobilità dolce; una ristruttura immateriale; una maniera per raccontare la Valle nella sua dimensione complessa; una occasione di ragionamento sulla rigenerazione in chiave di adattamento ai nuovi requisiti di sostenibilità ambientale del PNRR, del patrimonio storico infrastrutturale della Valle dell’Ofanto realizzato nel periodo post unitario fino ali interventi della cassa del Mezzogiorno; una prima riflessione sulla capacità di adattamento del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto rispetto alle nuove variabili dei cambianti climatici e dei flussi energetici – “un Parco in Transizione”.
Zone Transition
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La Ciclovia dell’Ofanto, inoltre, ha ottenuto la menzione speciale di Legambiente nazionale conferita nell’ambito dell’Italian Green Road Award 2022 - Oscar Italiano del Cicloturismo svoltosi lo scorso 4 giugno a Matera che hanno visto sul podio le “vie verdi” delle regioni italiane che si sono distinte per l’attenzione al turismo lento.