È stata una spedizione azzurra bella e vincente. Ma soprattutto storica...
Già, perché l’Italia è stata splendida protagonista nella due giorni della Coppa Europa di Lanci che si è tenuta a Leira, in Portogallo, nello scorso weekend.
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“Esperienza sfavillante”, ha ammesso senza mezzi termini Domenico Di Molfetta, che è consigliere federale Fidal e che in Portogallo è stato capo delegazione. Dice bene il prof foggiano con una lunga militanza in nazionale alle spalle, al termine della rassegna continentale il medagliere recita due ori, un argento e tre bronzi. Un risultato senza precedenti, al quale si somma il fatto che tutte e quattro le squadre azzurre presenti sono salite sul podio: oro per il team assoluto maschile, ed argento per l’assoluta e l’under 23 femminile e l’under 23 maschile: “Ho partecipato ad una serie innumerevole di Coppa Europa e nel migliori dei casi solo uno dei nostri team era in grado di andare a medaglia - commenta entusiasta Di Molfetta -. Stavolta ci siamo superati, si tratta di un risultato straordinario. Per la squadra maschile assoluta è arrivato il primo storico oro, finora ci erano riuscite solo le donne a Spalato. E poi è stata una grande soddisfazione vedere i giovani dell’under 23 aggiungere il proprio bollino di qualità alla competizione. Significa che oltre gli atleti assoluti anche loro stanno crescendo in prospettiva futura”.
E’ il caso della giovane pesista pugliese Anna Musci dell’Alteratletica Locorotondo che, alla sua seconda partecipazione alla Coppa Europa, che ha contribuito con la sua prestazione a far salire sul podio la squadra under 23. Si tratta di una junior molto promettente, come conferma lo stesso Di Molfetta: “Già, Anna è un talento puro. Ma per noi si è trattato più in generale di una edizione storica per i risultati individuali ottenuti: i due pesisti Weir Zare e Nicolas Ponzio hanno fatto una gara straordinaria conquistando un oro e un argento con i loro 21,99 e 21,83 metri. Senza dimenticare l’oro di Daisy Osake nel lancio del disco con la misura di 61,56 m. che è una primizia assoluta nella storia nel disco femminile. Con Daisy siamo tornati alla vittoria in una gara assoluta femminile a distanza di 14 anni”.
Risultati di valore assoluto, che fanno ben sperare in vista dei campionati Mondiali indoor di Belgrado, in programma a partire da oggi: “La Coppa Europa è una specie di mini-mondiale perché l’Europa è la casa dei lanci - fa notare Di Molfetta -. Mi ha colpito molto il carattere mostrato da tutti i nostri atleti, e questa è la caratteristica che più mi piace. Un ringraziamento speciale va anche ai tecnici sociali e a quelli di struttura. La fattiva collaborazione è fondamentale per far crescere i risultati dei nostri atleti”.
È un Di Molfetta particolarmente su di giri quello che è rientrato dal Portogallo. E che, stranamente si è fatto cogliere dall’emozione: “Per chi come me ha fatto tante esperienze con la Nazionale dovrebbe trattarsi di ordinaria routine - dice -. Ma in realtà non è così. Ho l’atletica nel cuore, ma di fronte a certe performance non si può restare indifferente. Nonostante abbia partecipato a tre Olimpiadi, devo dire di aver trepidato rispetto a quanto accaduto nello scorso fine settimana. Soprattutto perché ho ammirato un azzurro che è sempre più in movimento ed un settore che cresce a vista d’occhio. E poi, adesso che mi occupo anche della parte politica con il mio ruolo di consigliere federale vedere i miei colleghi che curano il settore con tanta cura e passione mi riempie di gioia. Mi ritrovo in una grande famiglia”.
Zone Transition
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Davanti solo pochi giorni di relax, quindi si riparte: da oggi e fino al 20 marzo va in onda a Belgrado la 18esima edizione dei Campionati del Mondo di atletica leggera indoor: “Possiamo fare veramente bene - conclude Di Molfetta -. È una competizione di rilievo che può regalarci altre soddisfazioni. Ne sono convinto”.