“Il libro nero della sanità pugliese”: Forza Italia passa in rassegna inchieste, disservizi e cattiva gestione del servizio in Puglia grazie all’impegno di un gruppo di lavoro coordinato da Emanuele Tomasicchio.
Alla conferenza stampa hanno partecipato il commissario regionale di Fi Mauro D’Attis, il vice commissario Dario Damiani e Tomasicchio, annunciando che in autunno il partito organizzerà una conferenza per gli stati generali della sanità pugliese.
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“A parte le inchieste giudiziarie a cui lavora la magistratura - hanno spiegato D’Attis e Damiani -, noi ci occupiamo di quanto può fare la politica ed è per questo che abbiamo interrogato il Ministro alla Salute per chiedere un suo intervento ispettivo e, qualora necessario, un commissariamento della sanità pugliese. Perché il servizio sul territorio è organizzato con i fondi che il ministero trasferisce alla Regione e, dunque, il governo può e deve fare la sua parte per tutelare il diritto dei pugliesi ad un servizio efficiente”.
“Cosa che, ovviamente, adesso non c’è e registriamo ogni giorno lamentele e denunce da parte dei cittadini: è sufficiente dire che per una tac prescritta con urgenza ci siano in media 203 giorni di attesa e per altre visite la situazione non cambia, che i pronto soccorso siano al collasso e che i servizi territoriali siano quasi inesistenti. Il Centro per la ricerca economica applicata in sanità (Crea Sanità) ha recentemente pubblicato un rapporto sulle performance regionali in cui la Puglia è fra le sei regioni peggiori d’Italia in termini di equità, esiti di salute, appropriatezza, innovazione, sostenibilità economico-finanziaria e aspetti sociali. In sostanza, è stato degnamente fotografato uno scenario di cui i cittadini hanno piena contezza”.
“E non è pleonastico – hanno concluso i vertici azzurri – citare Sanitaservice o quanto accaduto in provincia di Lecce, senza dimenticare lo scandalo dell’ospedale Covid in Fiera del Levante (anche questo, ora, nel mirino dei magistrati)”.
Zone Transition
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“C’erano diversi ospedali in Puglia completamente attrezzati che potevano essere attivati - ha dichiarato invece Tomasicchio - ma si è preferito spendere milioni e milioni di euro per costruire, nei fatti, una vera e propria ‘pietra dello scandalo’. Perciò, abbiamo deciso di occuparci di questo ‘libro nero’ non solo per cristallizzare pagine e pagine di inchieste, cattiva gestione, sperperi e clientelismo, ma anche per poter da qui ripartire e redigere una proposta di rilancio serio del servizio sanitario regionale. Il secondo passo, perciò, sarà la conferenza degli stati generali: rappresenterà un momento di confronto e di condivisione di una visione complessiva che rimetta al centro del servizio il bisogno di cura e assistenza della persona”.