Sta ricevendo ampia eco mediatica l’articolo pubblicato da l’Attacco nell’edizione di sabato 12 febbraio scorso dal titolo "Ancora un membro del cda che vince un concorso: non è reato,
ma la legge lo vieta".
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Ne ha parlato questa mattina Il Fatto Quotidiano e proprio accompagnandolo con una foto del testo scritto da Thomas Mackinson e pubblicato oggi, lo ha commentato il senatore ex pentastellato Nicola Morra.
“Foggia non è nuova a queste anomalie nell’Università - ha scritto -. Oggi raccontiamo la vicenda del gennaio del 2021, quando il professor Mario Pio Fuiano viene nominato dal Rettore nel CdA dell’Università di Foggia. Tempo otto mesi e il cda indice un concorso per la copertura di un posto di seconda fascia in Diritto processuale civile. Chi si candida e chi lo vince con giudizio unanime della commissione? Proprio lui, il professor Fuiano, senza dimettersi dal Consiglio di amministrazione.
Per legge però ai concorsi non possono partecipare i membri del cda dell'ateneo. Perfino i parenti fino al quarto grado non possono partecipare. Lui invece partecipa e lo vince”.
“Non è però il solo, perché abbiamo prof che vincono posti che essi stessi bandiscono, dall’alto dell'essere loro nel cda dell'ateneo, CdA che hanno funzione di indirizzo strategico, di programmazione finanziaria e del personale e di vigilanza”.
Zone Transition
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“Ai colleghi di questi soggetti dico di continuare a denunciare le anomalie. Spesso grazie ad alcune segnalazioni, in varie parti d’Italia, sono state fermate delle porcate.
L’Università deve promuovere il merito, una carriera da farsi col sacrificio e la passione dello studio. Non scorciatoie, furbate ed abusi di potere”.