Ora tutto torna. Non poteva essere certo Pasquale Foggia il ds indicato da Nicola Canonico per la stagione del rilancio del Foggia. Non a caso il dirigente napoletano è promesso sposo del Pisa (o in alternativa del Brescia), e chissà mai se per un solo istante avrà pensato di prendere seriamente in considerazione l'ipotesi di trasferirsi in Puglia. Non lo sapremo mai, impossibile strappargli una mezza ammissione, da quando il suo nome è stato accostato al club rossonero è rimasto refrattario ad ogni tipo di sollecitazione sull'argomento.
Canonico magari ci avrà pure provato, ma di fronte alle richieste personali avanzate dall'ex ds del Benevento (contratto su base biennale a cifre consistenti per la categoria), e di investimenti e budget da mettere in campo per una annata da protagonisti avrà battuto in ritirata: "Se mi si chiede di tirar fuori 4-5 milioni e poi di non aver nemmeno voce in capitolo, beh allora meglio virare su altre soluzioni che più rispondono al mio modo di fare calcio".
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
Deve aver suonato pressappoco così la riflessione dell'imprenditore di Palo del Colle che si avvia al suo quarto anno di gestione consecutiva del Foggia, e che avrebbe in animo di regalare ai tifosi rossoneri forti emozioni, sulla falsariga di quanto accaduto due stagioni fa. O almeno così avrebbe confidato ai suoi fedelissimi, perché poi ufficialmente il presidente sinora ha accuratamente evitato di esporsi su quali siano concretamente i programmi in ottica futura.
Sfumato Foggia, diventa molto più credibile la pista che porta a Mimmo Roma, il cui profilo risponde decisamente meglio a quello che insegue il patron: aziendalista e sempre incline ad assecondare le istanze del club. In una parola sola asservito alle dinamiche societarie. E soprattutto disposto a confrontarsi a tutto tondo con la proprietà sugli obiettivi di mercato da mettere nel mirino.
Distante anni luce, dunque, dai vari Peppino Pavone o Matteo Lauriola coi quali Canonico ha provato ad interfacciarsi, senza successo, negli anni scorsi.
D'altro canto 15 anni e passa di trascorsi calcistici del presidente barese parlano chiaro, nei suoi precedenti a Bisceglie, anziché che ad Andria o alla stessa Foggia, sono sempre stati gli stessi nomi a figurare al suo fianco nelle sue improbabili avventure pallonare: due su tutti, Emanuele Belviso e Vincenzo Milillo. Sempre buoni per tutte le salse e per tutte le stagioni.
Invertendo l'ordine dei fattori il prodotto non cambia, nel senso che ovunque sia sbarcato Nicola Canonico, il suo staff operativo era sempre lo stesso e mai cangevole.
Quest'anno però si cambia. Per modo di dire... perché il patron non vuol restare sordo agli umori di una piazza che gli rimprovera di voler sempre e comunque dettare la linea. Sotto allora con Domenico Roma, che è reduce da una discreta annata in riva allo Stretto col Messina di Modica, ed il cui pedigree è tutto da scoprire (e da scrivere). Anche perché il giovane ds di origine calabrese ad oggi ha maturato esperienze nelle categorie minori, e si affaccia per la prima volta in una realtà di spessore come quella di Foggia. Nella quale è storicamente difficile reggere al peso delle pressioni.
Se sarà davvero Roma il prescelto, lo scopriremo presto, anche se gli indizi portano tutti in quella direzione, con lo stesso interessato che ha ammesso di essere stato contattato, ma di considerare la trattativa ancora in fase embrionale.
Zone Transition
Zone Transition
Che a Foggia però arriverà un nome nuovo nella casella di direttore sportivo è praticamente certo, Canonico vuole darci un taglio netto e dare così un segnale forte di discontinuità col recente passato. Ma con tutto il rispetto per l’ultimo probabilissimo arrivo, una cosa sarebbe stato ripartire con Pasquale Foggia, un'altra con Mimmo Roma. Col primo gli obiettivi non potevano che essere lungimiranti, col secondo si rischia di fare un salto nel vuoto. Felici di essere smentiti, ovviamente...