Quando il Foggia va in bianco...
No, non intendiamo dire quando il Foggia resta a secco: in quel caso è sempre una iattura. Vogliamo riferirci a quelle circostanze in cui i Satanelli dismettono il rosso e il nero per indossare la divisa da trasferta. Una volta accadeva in occasione degli incroci con squadre dagli stessi colori (il Milan anzitutto ma anche rossoneri dal pedigree meno nobile come Lanciano, Sorrento o Nocerina) o simili (il rossoblu di Bologna, Genoa e Taranto, giusto per fare un esempio). Adesso è il merchandising a dettare tempi e modi per indossare home, away e third kit.
In origine la seconda maglia del Foggia era un semplice completo bianco con fregi rossoneri: le principali varianti prevedevano una banda orizzontale o diagonale rossonera, secondo quelli che erano i dettami più in voga negli anni ’50 e ’60 e che non a caso sono stati ripresi anche in tempi moderni. Più o meno è stato così sino a una quarantina di anni fa, poi con l’avvento degli anni ’80 si cominciò ad assistere ad un maggiore sforzo creativo da parte dei brand che rifornivano i club calcistici. Oggi il template di prime, seconde e terze maglie varia praticamente ogni anno ed i collezionisti fanno a gara per accaparrarsi i pezzi più originali.
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Detto dei modelli standard utilizzati prevalentemente sino agli anni Settanta, cominciamo la nostra carrellata con la prima maglia da trasferta con lo sponsor: correva l’anno 1981/82 e la seconda maglia, rigorosamente bianca, presentava una fascia rossonera che correva lungo le maniche e le spalle. Nel 1982/83 la casacca aveva delle raffinate pinstripes rossonere ma la scelta non portò molta fortuna e a fine anno il Foggia retrocesse in C. L’anno seguente l’away kit recava la fascia rossonera solo sulle spalle, secondo un template utilizzato dalla nazionale inglese ai Mondiali del 1982. Dopo alcune stagioni più o meno nel solco della tradizione il primo autentico scossone grafico arriva nel 1990/91 con la maglia bianca attraversata da un motivo geometrico rossonero che ricorda quello della Germania campione del mondo ad Italia ’90: in questo caso però le linee sono solo due e vengono orientate in modo opposto rispetto all’originale modello dei Panzer.
E nel ’91/’92 il Foggia celebra il ritorno nella massima serie dopo 13 anni mostrando le elegantissime divise della Admiral: nell’immaginario collettivo è rimasta soprattutto la maglia da trasferta, bianca con dei pixel rossoneri. Sarà forse perché legata alle imprese esterne di Zemanlandia, ma rimane tra le divise più iconiche nella storia del club. Dalla stagione seguente arriva la Adidas che propone tre soluzioni particolari: nel ’92/’93 una seconda maglia ispirata al disegno presente sulle maglie di Svezia e Francia agli Europei ’92; nel ’93/’94 tre originalissime strisce rossonere sfumate sul lato del cuore, attraversate da una fascia diagonale bianca per ospitare uno sponsor che quell’anno non arrivò mai; nel 1994/95 la seconda maglia del Foggia era invece molto simile alla divisa utilizzata dalla Nazionale tedesca ai Mondiali di Usa ’94. Un modello che poi sarebbe stato ripreso, con varianti minime, da Givova per la maglia da trasferta dello scorso anno. Nei primi anni del XXI secolo si assiste a soluzioni apprezzate come il ritorno della fascia orizzontale sul petto (Garman, stagione 2003/04) o di quella diagonale (Mass, campionato 2011/12), a scelte grafiche minimaliste (i graffi rossoneri sulla divisa firmata Acerbis nel 2013/14) e ad altre più discutibili come la casacca griffata Gems nel 2014/15: troppo rosso (e soprattutto troppo poco nero) che sullo sfondo bianco, per i motivi già accennati sette giorni fa, crea un effetto non proprio gradito ai fans del Foggia.
Una svolta decisa si è avuta a partire dal campionato 2015/16 quando la Gems, per farsi perdonare lo svarione dell’anno precedente, portò sulle seconde maglie nientemeno che i Satanelli rossoneri nella versione riveduta da Enzo Palma; nel 2016/17 arrivano gli americani della Nike che, sempre in basso sulla sinistra, riproducono il classico tridente rossonero; tridente che l’anno dopo ritroviamo grigio, in forma stilizzata, sul fianco sinistro; nel 2018/19, ultima stagione in B, viene proposto un disegno innovativo della fascia orizzontale rossonera, formata da cinque righe degradanti. Detto delle ultime tre stagioni, che in sostanza hanno riproposto varianti di modelli già utilizzati in passato, quest’anno il ritorno di Adidas ha portato sulla maglia bianca una striscia verticale rossonera, che viene interrotta dallo spazio bianco destinato ad ospitare lo sponsor sulla parte frontale ed il numero di maglia sul retro.
Zone Transition
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Chi volesse partecipare al sondaggio sulle più belle maglie indossate dal Foggia nella sua ultracentenaria storia può farlo on line cliccando sulla URL www.sondaggio.lattacco.it. La prossima settimana concluderemo il nostro viaggio immaginario con le terze maglie. Ma ora è arrivato il momento di dire la vostra!
2 - continua