Uccisi per un debito, pare di un cifra leggermente superiore ai diecimila euro. Potrebbe essere questo, secondo i primi accertamenti investigativi, il movente del duplice omicidio di Gerardo e Pasquale Davide Cirillo, padre e figlio rispettivamente di 58 e 27 anni.
A dare l'allarme ai poliziotti è stata la moglie dell'uomo preoccupata perché sabato sera padre e figlio non erano rientrati a casa. A quel punto era andata al commissariato di Polizia di Cerignola e aveva sporto denuncia.
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I due, sabato, si erano recati nel fondo agricolo preso in affitto da circa 5 mesi per preparare il terreno alla coltivazione di carciofi. Non è chiaro chi sia stato ucciso per primo.
Il primo cadavere scoperto è stato quello del 27enne: spuntava da un cumulo di tubicini neri per l'irrigazione. Il giovane non sarebbe morto sul colpo, ma avrebbe percorso alcune decine di metri prima di accasciarsi al suolo.
Dopo qualche ora i poliziotti hanno trovato anche il corpo senza vita del padre: era nascosto sotto lo stesso cumulo di tubi, avvolto all'interno di un sacco di plastica bianco.
Sul luogo dell'agguato gli agenti hanno recuperato un bossolo di pistola calibro 3,80.
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In mattinata è stata ritrovata l'auto delle due vittime. Era stata abbandonata sotto un ponte lungo il fiume Carapelle, in una zona non molto distante dal fondo agricolo dei Cirillo. Auto che il killer, o i killer, potrebbe(ro) aver utilizzato per la fuga.