Tre o quattro incidenti al giorno in città. E’ questa la fredda statistica riportata a l’Attacco da Stefano Berardino, coordinatore provinciale Uil Fpl Polizia Locale Foggia. Il quale punta il dito contro l’imprudenza e l’alta velocità dietro ai sinistri più che sulla poca sicurezza delle strade del capoluogo dauno. “L’esempio di Camilla, a quanto pare, non è servito – è stato il monito –. I familiari della giovane, all’indomani della tragedia, avevano detto che quanto accaduto in quel frangente non sarebbe dovuto ricapitare più. Purtroppo sembra che quanto successo non sia bastato”.
Tra il 23 e il 24 aprile ci sono stati almeno tre gravi incidenti. All’incrocio tra viale Michelangelo e viale Di Vittorio, ad esempio, nelle vicinanze della Biblioteca provinciale, si è verificato l’impatto tra una Mercedes e uno scooterone. L’auto è finita su uno spartitraffico abbattendo il semaforo. Distrutta la moto. Feriti i conducenti dei due mezzi. Il centauro è stato sottoposto a quattro operazioni alle gambe: ha riportato diverse fratture e si trova in coma farmacologico, la prognosi è riservata.
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“Purtroppo a Foggia gli incidenti sono all'ordine del giorno e non sempre si ha contezza di quanto accade nell’arco delle 24 ore – ha dichiarato Berardino –. Non è facile dare un dato preciso, in quest'ultimo periodo poi abbiamo riscontrato un aumento dei tamponamenti e dei sinistri, con il coinvolgimento anche delle moto. Questo probabilmente è dovuto al fatto che con le belle giornate tanti utilizzano i mezzi a due ruote per fare un giro in città e dal punto di vista statistico aumentano gli incidenti con questo tipo di mezzi”.
Una ciclista, infatti, è stata investita sabato pomeriggio al Quartiere Ferrovia. L’incidente è avvenuto in viale Manfredi, angolo via Gorizia. La donna stava percorrendo la pista ciclabile quando è stata travolta da una Hyundai Atos. Il conducente si è subito fermato per prestare soccorso. I sanitari del 118 hanno medicato la donna sul posto.
“La maggior parte degli incidenti stradali si verificano per la distrazione di chi è alla guida – ha evidenziato Berardino – e anche per l'alta velocità. Quando interveniamo dopo un impatto e vediamo auto o motocicli completamente distrutti in città vuol dire che si andava al di sopra dei 40/50 chilometri orari consentiti”.
A meno di 24 ore dall’impatto tra auto e moto, poi, a soli 50 metri di distanza dal primo scontro, su viale Di Vittorio, all’altezza del Museo provinciale di Storia Naturale, un’Honda Transalp si è scontrata con una Dacia Duster ed è finita sotto la macchina. Un 24enne foggiano è stato trasportato al Pronto Soccorso in codice rosso. Secondo una prima ricostruzione la moto, proveniente da via Bari, avrebbe impattato contro l’auto che stava effettuando un’inversione.
“In minima parte gli incidenti avvengono per la poca manutenzione delle strade o per la scarsa illuminazione pubblica – ha sottolineato il coordinatore provinciale Uil Fpl Polizia Locale Foggia –. Ciò avviene soprattutto quando ad avere la peggio sono i pedoni o chi transita in bici. Bisogna rispettare le regole del Codice della Strada, anche quando i semafori ad esempio sono spenti: chi è alla guida deve seguire la segnaletica orizzontale. Capita raramente di dover specificare nel verbale redatto dalla Polizia Locale che l'incidente è avvenuto a causa della strada disconnessa o dell’illuminazione pubblica insufficiente. Ripeto, prevalentemente i sinistri avvengono per il non rispetto delle norme del Codice della Strada da parte degli automobilisti, dei pedoni o dei centauri”.
Con il bel tempo, poi, aumenta la circolazione dei mezzi a due ruote e i pericoli sono maggiori. “Il consiglio principale che mi sento di dare è di essere prudenti – ha affermato Berardino –. Invito i cittadini a telefonare al comando della Polizia Locale quando si nota una buca o la scarsa illuminazione pubblica e a segnalare queste anomalie che potrebbero provocare un incidente stradale. I nostri operatori della sala operativa raccolgono queste indicazioni e gli agenti cercano di intervenire al più presto per mettere in insicurezza il tratto di strada in questione”.
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Importante è anche la prevenzione e l’educazione stradale dei più giovani. “Ogni anno, soprattutto prima della pandemia, la Polizia Locale organizza progetti per la sicurezza stradale nelle scuole – ha detto Berardino –. Incontriamo i ragazzini, prevalentemente della scuola medie, e cerchiamo di inculcare in loro il rispetto della norma del codice della strada e la prudenza. E’ importante essere responsabili anche in famiglia, perché se il genitore il genitore sbaglia il giovane si sente giustificato a procedere in maniera non regolare. Nel recente passato, insieme ai docenti, abbiamo porta avanti dei programmi per far capire come sia pericoloso non rispettare le norme del Codice della Strada”.