“Esprimevo sconcerto e vergogna per il diniego da parte dell’assessorato alla cultura della concessione dell’uso gratuito del teatro Giordano per lo svolgimento di una manifestazione che lo schermitore foggiano Luigi Samele avrebbe voluto organizzare, al termine della sua quarta olimpiade e della sua gloriosa carriera sportiva”, esordisce il consigliere comunale di minoranza Nunzio Angiola dopo il polverone sollevato sulla questione. “Ora apprendiamo la replica dell’assessora Alice Amatore. Allo sconcerto e alla vergogna si aggiunge un sentimento di compassione per il dilettantismo con cui vengono gestite pratiche dal grande valore simbolico che vedono per giunta coinvolti valorosi imprenditori del nostro territorio”, commenta. “I richiedenti hanno un atto autorizzativo in mano, lo usino”, aveva dichiarato Amatore. “Il regolamento dei commissari sull’utilizzo dei beni immobili prevede che il teatro non possa essere concesso gratuitamente, nemmeno con il patrocinio del Comune, salvo che l’organizzatore o il co-organizzatore sia il Comune stesso. La locandina, invece, riporta in evidenza il logo di un’impresa privata. Il Giordano, da quando ci siamo insediati, non è stato mai concesso gratuitamente. Le somme richieste servono per pagare le spese, il personale, la corrente. Con l’assessore Di Molfetta avevamo trovato la data libera per Samele, nessun veto, ci mancherebbe, siamo orgogliosi di lui”, aveva affermato. “Abbiamo detto sì e gli uffici hanno svolto tutte le procedure richieste. Quando si è arrivati al pagamento l’hanno presa sul personale, come una mancanza di rispetto, forse. Non saprei, non si è capito bene. Comunque non disapplichiamo il regolamento”.
“Se al Comune viene chiesto di poter utilizzare a titolo gratuito il teatro Giordano per un evento dal grande valore simbolico per la nostra città, l’assessore al ramo la prima cosa che deve fare è cercare di capire in presenza di quali condizioni tale uso può essere concesso”, ha replicato Angiola. “Se non è stata richiesta dall’istante la co-organizzazione, per ignoranza o disattenzione, che è conditio sine qua non per la gratuità, l’assessore è tenuto, se non vuole farsi sfuggire tale irrinunciabile opportunità, a proporre al richiedente di valutare la disponibilità a co-organizzare congiuntamente l’evento”, ha detto l’ex parlamentare.
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“Ma figuriamoci se gli istanti avrebbero detto di no, non è neanche ipotizzabile una assurdità del genere. Ed è fin troppo ovvio che la locandina protocollata non potesse recare il logo del Comune, per non mancare di rispetto o creare imbarazzo al Comune stesso, mandando un documento completo di logo, senza alcuna autorizzazione ad apporlo. Se poi Samele e i suoi si vedono arrivare la richiesta di pagamento del bollettino, è ovvio che non possono che rimanerci male, avendo valutato pari a zero l’interesse per l’evento proposto, nel senso che l’assessorato non ha apprezzato minimamente il progetto, a tal punto da non voler rinunciare al simbolico costo di utilizzo del Teatro Giordano. Rinuncia che assumerebbe il significato di adesione convinta, sincera e grata al progetto. Sul segnale distruttivo che l’assessora ha lanciato al mondo imprenditoriale, nel senso di mediocre capacità di analisi delle situazioni e di scarsa volontà a collaborare col privato che ci avrebbe messo di tasca sua il 90% del budget, preferisco tacere, di sicuro esagererei”, ha fatto sapere Angiola.
“L’assessora Amatore mi dà l’impressione di essere una persona che capisce ben poco di politica, che è prima di tutto ascolto, dialogo, disponibilità a chiarire ogni equivoco, capacità di risolvere i problemi nell’interesse della città”, ha chiosato.
L’Attacco ha provato ad ascoltare anche i diretti interessati. “Non abbiamo nulla da dire”, hanno fatto sapere le sorelle Bonassisa di BonassisaLab, di cui Samele è testimonial, tramite Davide Grittani.
“Se non c’è la cultura per capire che occasione si sta perdendo non è colpa nostra”, ha commentato il giornalista. “Avremmo portato a Foggia tutta la scherma italiana, peccato”.
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“La polemica di Angiola è talmente strumentale che non intendo rispondere”, ha detto invece Amatore a l’Attacco. “Non ho nulla da aggiungere a quanto già detto, invito invece il consigliere a rileggerlo con maggiore attenzione”.