E’ stata chiesta la proroga per la commissione straordinaria del Comune di Foggia o non è ancora avvenuto? A ottobre sembrava fondata l’indiscrezione per la quale Magno, Giangrande e Grandolfo avevano inoltrato la richiesta di altri 6 mesi di tempo al Prefetto Maurizio Valiante, spiegando di dover completare il lavoro avviato. Ora, invece, da fonti interne a Palazzo di città si apprende una diversa versione: i commissari non hanno inviato nulla, ma attendono che sia il prefetto a decidere autonomamente.
La scelta spetta solo a quest’ultimo, che deve inviare la propria relazione al Viminale dopo averne discusso nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, con la partecipazione del procuratore della Repubblica, che esprime il proprio parere sulla proroga. Una decisione che, in ogni caso, è assunta dal titolare dell’Ufficio territoriale del Governo dopo averne parlato con la commissione. I beninformati danno per scontata la richiesta di proroga da parte di Valiante ma ricordano che ora c’è un nuovo Governo di centrodestra, con Piantedosi ministro dell’Interno.
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A Foggia l’insediamento avvenne il 6 agosto 2021, a seguito del verdetto sulle infiltrazioni mafiose a Palazzo di città, e i 18 mesi del mandato conferito loro scadranno il 25 febbraio 2023. L’eventuale provvedimento di proroga deve essere adottato “non oltre il cinquantesimo giorno antecedente alla data di scadenza dello scioglimento”. Dunque la proroga dovrebbe essere disposta entro la prima metà di dicembre.
Intanto a Palazzo di città proseguono gli iter per l’assunzione di tre nuovi dirigenti e per il conferimento di tre incarichi di Alta Specializzazione, a tempo determinato e pieno, per tre anni ex art.110, per il Servizio Ambiente, per i Servizi sociali e per il Servizio Bilancio. Come riportato su queste colonne settimane fa, l’unico ammesso al colloquio finale del 23 novembre per l’incarico di Alta Specializzazione categoria D da destinare ai Servizi sociali quale esperto in rendicontazione è il commercialista foggiano Idro Carmine Maiorano, che fu revisore dei conti del Comune di Foggia coi sindaci Ciliberti e Mongelli. Più precisamente, fu presidente del collegio dei revisori tra il 2008 e il 2014. Ma martedì scorso, poche ore prima, il colloquio è stato rinviato a data da destinarsi, con atto della segretaria generale Maria Giuseppina D’Ambrosio. Nessuna motivazione è stata addotta per tale rinvio ma stando a fonti interne alla tecnostruttura potrebbero essere insorti dubbi sulla procedura.
Maiorano ha partecipato anche al concorso per l’Alta Specializzazione per il Servizio Bilancio, dove era uno dei due ammessi al colloquio, insieme ad una professionista proveniente da Casalvecchio di Puglia. Il paradosso è che quella procedura è stata bloccata settimane fa. Maiorano si candidò come consigliere comunale alle elezioni del 2019 nella lista Pd a sostegno di Pippo Cavaliere ed è nipote dell'ex consigliere comunale del Pd Peppino D'Urso, attuale presidente del Teatro Pubblico Pugliese.
Oltre ad attaccare Maiorano con dubbi sulla congruità del suo profilo professionale con quanto richiesto dal bando, l’ex eletto e candidato sindaco Giuseppe Mainiero aveva posto dubbi proprio sulla legittimità della procedura per l’Alta Specializzazione. “In merito alle 3 selezioni per Alte Specializzazioni dovrebbero essere prodotti degli atti che dimostrino in modo analitico, e non meramente tautologico, la necessità di dotarsi di figure in possesso di alta specializzazione, non rinvenibili nei ruoli dell’ente”, era stato il commento del leader del movimento civico Resto a Foggia a l’Attacco.
“La Corte dei Conti ha chiarito che gli incarichi esterni a contratto devono fare fronte a esigenze eccezionali e temporanee, che non possono essere soddisfatte mediante il reclutamento ordinario e, prima ancora di quest’ultimo, mediante l’utilizzo, la valorizzazione e la riqualificazione professionale del personale interno, secondo il principio dell’autosufficienza organizzativa. Le procedure poste in essere dalla commissione sono illegittime rispetto a quanto previsto dall’articolo 110 del Tuel. Non si scorge negli atti, al di là di apodittiche dichiarazioni, in che misura sia stata dimostrata nero su bianco negli atti l’impossibilità di avvalersi delle risorse interne. Inoltre, il profilo di Alta Specializzazione, a differenza del dirigente, si caratterizza per la natura specialistica, settoriale, temporanea ed eccezionale delle attività da affidare. Ci dicano qual è la natura temporanea del servizio che debbono assolvere. Ad esempio, nei servizi sociali la rendicontazione del piano sociale è una esigenza ordinaria strutturale dell'ente”, aveva concluso Mainiero.
Zone Transition
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Ora c’è chi si chiede se qualcuna delle sue perplessità abbia a che fare con l’improvviso e misterioso rinvio sine die del colloquio di Maiorano.