Foggia, fine della clientela dei parcheggiatori. Si va verso la gara europea

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Addio Ataf, per il servizio di sosta tariffata il Comune di Foggia si sta orientando verso una gara europea.
E’ imminente la decisione dei commissari straordinari, una scelta politica tra il mantenimento della concessione in capo della partecipata del trasporto pubblico locale oppure la sottrazione del servizio ad Ataf.

Si avvicina il 30 ottobre, data di scadenza della seconda proroga del contratto tra la spa e l’impresa che lo gestisce, Apcoa.

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I numeri rendono evidente che il servizio non rende quanto dovrebbe, tanto da esser stato lapidariamente descritto come “improduttivo” dal commissario Sebastiano Giangrande nell’incontro di mercoledì scorso in Comune.
E’ questa la ragione per cui la tecnostruttura è stata chiara nel prospettare come soluzione migliore che l’ente si riprenda il servizio sganciandosi da Ataf e lo affidi mediante una gara europea. In tal modo Palazzo di città non solo è certo di suscitare l’interesse di imprese specializzate nel settore della sosta tariffata (capaci di portare più incassi) ma ha anche la serenità di governare la pace sociale con la clausola sociale.

Non tutti i 68 dipendenti Apcoa (di cui almeno un paio andranno in pensione a fine ottobre) verrebbero salvati, però.
Stando a fonti interne agli uffici, la clausola si applicherebbe a circa 45 persone, quelle che effettivamente si occupano della sosta di superficie. Secondo i sindacati sarebbero 50 gli ausiliari della sosta, i numeri differiscono di poche unità. Mentre rispetto ai parcheggi, l’orientamento di Palazzo di città è volto ad una loro automatizzazione completa, in modo da eliminare quelle unità.

“Basta andare in giro per l’Italia, altrove non ci sono i parcheggiatori ma i soli parchimetri. Bisognava già da tempo eliminare coloro che stavano nei parcheggi e far svolgere soltanto il lavoro di ausiliari del traffico”, commenta a l’Attacco una fonte di Ataf.

 

Ginnetto, se Apcoa fa un quarto degli incassi. Parcheggi da automatizzare con zero addetti

Servono diversi mesi per fare la gara europea e in Comune si sta preparando l’ultima proroga a Apcoa, stavolta tecnica, vale a dire necessaria nelle more dell’espletamento della gara.
I commissari straordinari paiono in questo momento condividere la posizione dei dirigenti e la loro decisione potrebbe già nei prossimi giorni essere ufficializzata in alcune delibere.
Possibilmente entro giovedì, giorno in cui è previsto il sit-in organizzato dalle sigle sindacali davanti alla sede della Prefettura.

L’ipotesi avanzata da Ataf, invece, tramite il nuovo amministratore unico Antonio Rana, è apparsa non adeguata: il commercialista sipontino, scelto dalla commissaria Marilisa Magno, aveva proposto di chiudere con Apcoa e affidarsi ad un’agenzia interinale entro la soglia massima consentita dalla legge (221mila euro), strada che però avrebbe permesso di reperire appena 10-12 unità, un numero del tutto insufficiente per la gestione della sosta tariffata.

Gli incassi della sosta sono sempre diminuiti: 2.539.388 euro nel 2012, 2.460.557 nel 2013, 2.154.307 nel 2014, 2.109.242 nel 2015, 2.206.292 nel 2016, 2.140.007 nel 2017, 1.637.430 nel 2018, 2.060.532 nel 2019, 1.304.281 nel 2020. Il servizio costa ogni anno 1.652.477 per il contratto con Apcoa (137.706,42 euro mensili) e 118.041 euro (9.836,75 euro mensili) per il contratto con Cosmopol, che dal 2019 si occupa dello spacchettamento dopo i guai del caso Protect relativo ai soldi dei parchimetri spariti. In totale, il costo è pari a 1.770.518 euro annui (147.543,17 mensili).

Negli scorsi anni alle minori entrate, per differenti fattori, si è accompagnata l’immutevolezza dei costi del servizio. In definitiva il servizio costa di più di quanto renda alla collettività.
E’ chiaro come a partire dal 2020 abbia inciso l’emergenza sanitaria ma più in generale hanno influito le profonde trasformazioni vissute dalla città e che hanno interessato isola pedonale, Policlinico, PUMS.

Al di là di questo, però, Ataf e Comune guardano con sospetto anche all’operato dei lavoratori di Apcoa.
Uno dei parcheggi sotterranei che poneva maggiori problemi per la scarsa resa, il Ginnetto, è stato oggetto di un confronto nell’ambito di un’attività di verifica. L’ultima settimana di aprile 2021 ha visto al lavoro i dipendenti Apcoa e ha registrato un incasso di appena 487 euro, una miseria.
Stesso numero di giorni (cinque) e di operatori però Ataf nella prima settimana di maggio 2021, quando il dato è stato quattro volte superiore, arrivando a 2.078 euro.
Al Ginnetto Ataf ha investito 71mila euro per lavori di informatizzazione e ammodernamento, i risultati sono chiari.

“L’automatizzazione ha scoperchiato il fenomeno della circolazione della scheda e limitato moltissimo gli ammanchi”, osserva un beninformato. Da maggio sono gli operatori Ataf ad occuparsi direttamente del Ginnetto.

Il contratto con Apcoa prevedeva che l’impresa gestisse il servizio al Ginnetto di notte, dalle ore 20,00 alle ore 08,00 del mattino, ma in realtà la presenza era diventata fissa, estendendosi anche alle ore diurne.

Prima dell’appalto ad Apcoa c’era un controllo diretto da parte della spa sulla sosta tariffata, controllo venuto meno. In Ataf si difendono affermando che non c’è (più) una figura preposta a svolgere tale compito.

“La situazione è critica anche al parcheggio Russo, l’assenza di controlli fa sì che i numeri siano talmente ridotti da far pensare ad ammanchi di denaro”, commenta una fonte di Palazzo di città.

“E anche la sosta tariffata potrebbe andare molto meglio. C’è bisogno di cambiare passo, Ataf viene già dalle sottrazioni di alcuni anni fa da parte di Protect. Per quei 700mila euro di ammanco la partecipata si è insinuata nel passivo fallimentare, al momento sono persi”.

Zone Transition

Zone Transition

La tecnostruttura comunale è serena rispetto ai conti di Ataf e alla loro tenuta in caso di perdita del servizio di sosta tariffata. Ai tempi di Mazzamurro il piano di ristrutturazione del debito della spa poggiava sugli incassi della sosta ma poi le cose si sono evolute in maniera del tutto diversa.
Lucia Piemontese - l’Attacco©

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