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Il Comune di Foggia continua a essere monitorato semestralmente dalla Corte dei Conti. L’ultima deliberazione della magistratura contabile sulla situazione dell’ente risale al 20 luglio scorso (relatrice Lucia Minervini) e riguarda il raggiungimento degli obiettivi intermedi del piano di riequilibrio finanziario di Palazzo di città, con riferimento al secondo semestre 2021.
Sono stati accertati “il parziale rispetto degli obiettivi intermedi” e la presenza di criticità rispetto a tempi medi di pagamento, recupero dei crediti, passività pregresse, contenzioso Amica spa (la fallita ex municipalizzata del servizio di igiene urbana), rapporti di locazione passiva 2014 e precedenti, esecuzione di opere pubbliche (2014 e precedenti), passività da contenzioso, mutui, società partecipate e dismissioni di asset immobiliari.
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Come avviene ormai da diversi anni, la Corte dei conti ha ricordato nella propria delibera che “il mancato superamento della criticità o il mancato recupero del divario maturato rispetto agli obiettivi previsti nel piano potranno determinare l’accertamento di un grave mancato rispetto degli obiettivi stabiliti dal piano di riequilibrio finanziario, per il quale si riserva ogni ulteriore valutazione al momento dell’esame sull’attuazione del piano di riequilibrio al 30/06/2022”.
Il giudice contabile ha invitato l’organo di revisione a svolgere “una attenta attività di monitoraggio e vigilanza riferendo a questa Sezione ogni aspetto rilevante nei termini tassativamente previsti dalla legge e senza ritardo alcuno” e ordinato infine che “copia della presente denuncia sia trasmessa, a cura della segreteria della Sezione, per quanto di rispettiva competenza, alla commissione straordinaria e al presidente del consiglio comunale di Foggia, all’organo di revisione del Comune di Foggia, al Dipartimento per gli affari interni e territoriali –Direzione centrale della finanza locale del Ministero dell’Interno e alla competente Procura regionale della Corte dei conti, per i profili di competenza, specie con riferimento ai riflessi di eventuale danno erariale derivanti dai rapporti di locazione passiva”.
Ma ecco nel dettaglio cosa afferma la Corte dei conti.
“Il Comune di Foggia aveva fatto registrare un disavanzo tecnico derivante dal riaccertamento straordinario dei residui per 31.489.812,19 euro che, sommato alla quota di disavanzo di amministrazione del 2014 di 34.746.176,33 euro, determinava così un disavanzo complessivo di 66.235.988,52 euro da ripianare con quote annuali negli esercizi dal 2015 al 2044. Come attestato dall’organo di revisione, emerge un miglioramento del disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2021 pari a 19.986.103,14 euro, dato dalla differenza tra il disavanzo di amministrazione da ripianare previsto per il 2021 (26.002.365,01 euro) e il disavanzo di amministrazione effettivo (6.016.261,87 euro). Più in particolare, la quota di disavanzo destinata al ripiano, inizialmente prevista per 5.909.836,11 euro, è pari, al 31 dicembre 2021, a 11.049.727,30 euro, con un miglioramento del disavanzo superiore rispetto a quanto previsto. Ne deriva che l’obiettivo previsto nel piano pluriennale di rientro al 31.12.2021 risulta contabilmente conseguito; tuttavia, la Sezione si riserva di effettuare tale verifica, in occasione del prossimo monitoraggio allorquando sarà in possesso dei dati definitivi del consuntivo 2021”, si legge nella deliberazione.
“Nell’esercizio 2021, come già avvenuto nel 2020, si registra, in positivo, l’incremento delle disponibilità di cassa al 31 dicembre 2021 (pari a 93.291.332,65 euro) rispetto a quanto rilevato al 30 giugno 2021 (88.425.875,71 euro) ed il mancato utilizzo di anticipazione di tesoreria. Inoltre si registra la previsione di una quota di disavanzo da ripianare per 5.909.836,11 euro anche per il 2022 e il 2023 (esercizi nei quali invece erano stati inizialmente previsti importi molto inferiori, rispettivamente di 2.909.836,05 euro e 1.049.660,40 euro), e un miglioramento della capacità di riduzione della massa passiva, pur con le incertezze relative al contenzioso Amica e alle verifiche ulteriori che la Sezione si riserva di effettuare in relazione al fondo contenzioso”. I revisori hanno osservato che, “se nel biennio 2022/2023 l’ente dovesse rispettare gli obiettivi indicati nel bilancio di previsione 2021/2023, si potrà completare il ripiano del disavanzo nel 2023 con un’ultima quota pari a 106.425,76 euro e, quindi, con molto anticipo rispetto alla data prevista (2043)”. Il collegio dei revisori ha anche dato atto che con la gestione della commissione straordinaria si è dato impulso all’attività dell’ente, anche con il riconoscimento dei debiti fuori bilancio.
“D’altro canto”, continua la Corte dei conti, “i dati forniti sulle riscossioni dei tributi nel corso del 2021 (peraltro ancora talvolta incompleti) risultano, come in passato, per molte voci insoddisfacenti (indice di riscossione in conto residui delle sanzioni per violazione del codice della strada e della TARSU, della TASI in conto residui, dei proventi e sanzioni SUE/SUAP in conto residui, TARSU in conto competenza e COSAP in conto competenza, etc.), e non appaiono soddisfacenti le attività di recupero dei crediti di spettanza del Comune di Foggia”.
La Corte dei conti raccomanda al Comune di definire la “questione ancora non risolta” dei fitti passivi (il cui debito al 31 dicembre 2021 ammonta a 2.922.576,74 euro), così come segnalato dall’organo di revisione, al fine di “rendere più efficace il controllo sull’effettiva capacità dell’ente di rispettare effettivamente e concretamente il piano di riequilibrio e quindi di continuare nel processo di risanamento delle proprie finanze”, prevedendo nel bilancio di previsione “lo stanziamento necessario a fronteggiare la spesa annua in appositi capitoli di spesa dedicati” e attende di conoscere quali misure correttive ed organizzative sono state adottate dal Comune per porre rimedio a tale criticità”.
Inoltre la Sezione invita l’ente a rafforzare le attività di recupero evasione “e soprattutto ad attuare un’attività mirata ad un incremento delle entrate da residui”.
Zone Transition
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Dopo averne segnalato la mancanza nel monitoraggio precedente, la Corte ha preso atto dell’avvenuta istituzione dello specifico capitolo di bilancio relativo alla “quota di accantonamento al fondo contenzioso”.
