Lui si chiama Giacomo Coccia e ha fatto il pescatore per una vita. Oggi ha 98 anni. E’ iscritto alla Cgil da quando ne aveva 20. Lei si chiama Maria Assunta Santoro, ha lavorato a lungo come operaia, ed è stata iscritta, militante e dirigente sindacale e politica fin da quando era giovane.
Per entrambi, lavoro e impegno sindacale sono stati una costante lungo l’intero arco della loro vita, anche nel giorno in cui sono stati premiati dal sindacato dei pensionati Spi Cgil durante l’assemblea congressuale che si è tenuta a Cagnano Varano.
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“Giacomo e Maria Assunta sono la nostra storia”, ha detto Alfonso Ciampolillo, segretario generale Spi Cgil Foggia. “Sono la storia della nostra gente, uomini e donne che hanno sempre lavorato e conoscono i valori e l’impegno necessario per difendere i diritti delle persone”.
A Cagnano Varano, la discussione e il confronto dell’assemblea congressuale si sono accesi soprattutto su tre questioni: sanità, qualità del lavoro e reddito di cittadinanza.
Secondo il sindacato, “il reddito di cittadinanza ha avuto un ruolo fondamentale, soprattutto al Sud ma non solo, di fare emergere le contraddizioni che caratterizzano un mercato del lavoro troppo spesso al ribasso, se non colpevolmente ‘a cavallo’ tra paghe da fame, estrema precarizzazione e vero e proprio sfruttamento. Ha contribuito a una maggiore consapevolezza delle storture che abbassano la qualità del lavoro, mortificano diritti, professionalità e legittime aspettative soprattutto per i giovani”.
Zone Transition
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“La montagna di promesse fatte in campagna elettorale dalla destra ha partorito il topolino di una manovra finanziaria che non affronta, nemmeno lontanamente, le emergenze legate a una pericolosa retrocessione del diritto vero alla salute”. Questa l’accusa più ricorrente espressa dai relatori e dai tesserati intervenuti all’assemblea congressuale Spi Cgil.