“Ho letto con attenzione l’articolo odierno de l’Attacco, scritto dall’economista Nicola di Bari e relativo al flusso migratorio in uscita della nostra gioventù sipontina - dice il consulente finanziario Tommaso Rinaldi -, un aspetto a me molto caro (per questo motivo, mi sono perfino spinto a candidarmi alle scorse elezioni amministrative...)”.
“I dati riportati da Di Bari, tuttavia, non sono una novità e la spirale demografica negativa interessa tutta la nostra nazione; infatti, basta guardare i dati nazionali relativi al saldo tra nascite e dipartite per rendersene conto: l’ultimo anno con un differenziale positivo tra nati e morti è stato il 2006, con un incremento di circa 2.000 unità. Negli ultimi due anni di pandemia (2020 e 2021), invece, il saldo è stato particolarmente negativo per oltre 300.000 unita; in pratica, è come se fossero state rase al suolo intere città come Bari o Firenze”.
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“Anche il modificarsi della composizione familiare - continua Rinaldi - non è certamente un fenomeno esclusivamente sipontino ma nazionale, che ha visto passare i single dal 9% del 1980 al 33% odierno e le famiglie con figli dal 60% al 31% nello stesso arco temporale. Sono aspetti che, a lungo andare, potrebbero causare enormi problemi di tenuta dello stato sociale, a cominciare dalla sostenibilità delle pensioni future, già oggi molto avare e che potrebbe presentare un numero di contribuenti non sufficiente a mantenerle in equilibrio. “La causa principale di questa regressione demografica è l’insufficiente sviluppo economico” afferma Di Bari e si può essere sostanzialmente d’accordo, ma ve ne sono altre parimenti importanti, a cominciare dalle politiche fiscali e salariali, nonchè quelle relative alla famiglia sempre molto bistrattata, soprattutto da quelle forze politiche che, di questo tema, ne hanno fatto un vessillo (ma, a conti fatti, solo per il mantenimento della loro poltrona…)”.
“La slide relativa alle paghe dei nostri salariati è molto eloquente, così come lo sono alcune scelte di natura fiscale con le quali si privilegia chi fa del “nero” il proprio vessillo; ad esempio, basterebbe limitare il regime forfettario per i professionisti ai primi 5 anni di attività, trascorsi i quali o si passa automaticamente a quello ordinario oppure…si chiude. Come si può pensare, ad esempio, che un avvocato o un commercialista possano vivere al di sotto di € 10.000,00 lordi annui e che un imprenditore (nel caso di redditi dichiarati a Manfredonia nel 2020) possa mediamente vivere con circa € 11.000 lordi annui?”.
“Al sud la situazione demografica - annota ancora Tommaso Rinaldi - si sta facendo sempre più drammatica anche perché, dall’Unità ad oggi, sono state disattese le più elementari norme di equità, da quelle sociali (LEP) a quelle infrastrutturali, non ultimo lo scippo di un ulteriore 30% delle risorse del PNRR che la Comunità Europea aveva destinato al Sud in misura pari al 70% e, grazie soprattutto ai parlamentari leghisti, modificato nel 40% definitivo; tutto questo, negli ultimi anni, ha accelerato ancor di più il fenomeno della migrazione interna, una visione che va oltre la miopia perché, come afferma lo statistico Roberto Volpi nel suo ultimo libro “Gli ultimi italiani”, l’Italia ha solo 10-15 anni per evitare il suicidio, se non si corre ai ripari. L’Italia tutta, non solo il Meridione”.
“Perciò, per dare una sterzata alla nostra economia locale, a parer mio, sarà fondamentale mettere a fattor comune le tante eccellenze presenti sul territorio di Manfredonia, Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo, Mattinata e Zapponeta, creando un marchio che ne identifichi in modo inequivocabile la propria identità polivalente, puntando senza indugio alla creazione di quel valore aggiunto che, ancora oggi, continuiamo a regalare ad altri territori molto meno fortunati di noi, ma più reattivi e imprenditorialmente più coraggiosi”.
“Infine, un’opportunità da non trascurare assolutamente è quella relativa alla Silver Economy, rappresentata dagli over 65, ovvero coloro che hanno le maggiori disponibilità economiche a disposizione.
Il grande pittore tedesco Wolfgang Lettl, grazie al clima e agli straordinari colori della nostra terra, amava trascorrere da noi almeno sei mesi all’anno; dovremmo immaginare di sfruttare questo esempio a livello “industriale” e riprodurlo su larga scala, (un po' come fanno in Portogallo con i nostri pensionati)”.
Zone Transition
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“Se riusciremo ad attirare la Silver Economy e, soprattutto, la loro importante capacità di spesa, probabilmente, potremmo riportare a casa tanti nostri ragazzi e cominciare a costruire un futuro un po’ meno cupo”.