Stella Maris: prima un braccio spezzato, poi le fratture a entrambe le mani

Carattere
  • Più Piccolo Piccolo Medio Grande Più Grande
  • Predefinito Helvetica Segoe Georgia Times

Più passano i giorni e più giungono testimonianze di vicende accadute ad anziani ospiti della RSSA Stella Maris, a Siponto. In molti si stanno rendendo conto soltanto ora che alcuni incidenti occorsi ai loro congiunti potrebbero nascondere una verità molto differente, rispetto a quella che era stata riferita loro.

“Mia zia entrò alla Stella Maris nel maggio 2005 – riferisce Rossella Prato a l’Attacco – e fu portata via da mia madre dopo circa un anno. Esattamente nell’ottobre 2006. Preciso che la gestione non era ancora affidata alla Cooperativa Santa Chiara, anche se erano ormai andate via le suore che c’erano fino a poco prima”.

Carousel Banner 1

Carousel Banner 1

Mercati di Citta
Mercati di Citta
Mercati di Citta
Mercati di Citta
Mercati di Citta

Carousel Banner 2

Carousel Banner 2

Perché rimase per un periodo così breve? La signora Ala Ada Preziusi, questo il nome dell’anziana, “aveva perso l’uso della parola, che invece non le difettava quando vi entrò. Inoltre, era successo che si spezzasse un braccio e quando mia madre Adriana Preziosi chiese spiegazioni, le fu risposto che era stato un evento casuale dovuto all’urto contro un armadio. Eppure la tenevano legata sulla sedia a rotelle, come continua ad essere prassi ancora oggi (basta vedere le pettorine che indossano nelle decine di fotografie pubblicate sul web), quindi non riuscivamo a spiegarci come fosse potuto succedere”.

Pettorine che, però, non sono più visibili, perché non lo sono più le centinaia di fotografie che erano presenti sul profilo Facebook ‘Stella Maris Rssa’. Sono rimasti soltanto una ventina di scatti inerenti l’iniziativa ‘Gustando il Carnevale’, svoltasi due settimane fa. Con un colpo di spugna, qualcuno ha pensato (per non meglio precisate ragioni) di cancellarle tutte. Come se bastasse per cancellare gli orrori perpetrati e raccontati dai video che hanno fatto il giro del Paese.

La signora Rossella riprende il suo racconto e dice che, trascorsi alcuni mesi dal precedente incidente patito dalla parente, “fummo avvisati che zia Ala Ada si era fratturata tutte e due le mani. La motivazione che venne fornita in quella circostanza voleva che i suoi arti fossero rimasti impigliati nelle ruote della sedia a rotelle”.

Fu così che i congiunti dell’anziana donna decisero di trasferirla. “La portammo alla casa di riposo Anna Rizzi e cambiò tanto. In primis riuscì a recuperare l’uso della parola. Era tornata a ridere e cantare e, per quanto dovesse comunque utilizzare la sedia a rotelle, non fu mai necessario tenerla legata”.

A quell’esperienza, dopo molti anni, ne seguì un’altra molto più recente. Stavolta è lo zio di Rossella, che ha l’Alzheimer ed è diventato ospite della RSSA Stella Maris.

“L’usanza, mi permetto di chiamarla così ma senza voler generalizzare, è quella di far bere poco i pazienti. Pochi giorni fa, dopo aver appreso degli arresti disposti per 4 OSS, abbiamo chiesto e ottenuto che mio zio trascorresse una giornata a casa nostra. Era il suo compleanno e volevamo festeggiarlo insieme. Nel momento in cui mia madre è andata a prendere zio, hanno chiesto se cenava a casa o nella residenza. Sentito che sarebbe rimasto a mangiare con noi anche la sera, le è stato detto: mi raccomando, signora; pochi liquidi. Una raccomandazione che non mi risulta possa avere alcun fondamento, meno che mai in un periodo così caldo dell’anno. Anzi, la disidratazione comporta problemi di natura neurologica. Immagino che, bevendo poco - ipotizza -, gli anziani facciano meno pipì e possono essere cambiati con minore frequenza”.

Tornano alla mente le parole riferite su queste colonne da Monica Guerra, il cui papà Francesco “era dimagrito di circa 25-30 chili in due mesi”, per poi aggiungere che “non so nemmeno se gli facessero flebo, so solo che era del tutto disidratato”.

“Mio zio è ricoverato da ottobre 2019 ed è anche successo – aggiunge Prato - che abbia dovuto mettere dei punti sulla fronte, per un non meglio specificato incidente che gli sarebbe occorso”.

L’orrore dei maltrattamenti e delle violenze perpetrate da almeno 4 operatori socio sanitari in servizio alla Stella Maris è emerso soltanto dopo che le forze dell’ordine hanno installato telecamere per documentare ciò che era stato riferito loro attraverso la segnalazione di un OSS. Schiaffi, pugni, improperi, offese verbali e dispetti del peggior tipo sono stati il pane quotidiano per i 14 anziani che compaiono in quel mese di riprese video.

Riprese effettuate in 5 stanze con pazienti, oltre che nel locale bagno assistito e in quello delle docce (entrambi al primo dei due piani della residenza).

Qualcuno aveva sentore della loro presenza. A distanza di circa una settimana dall’installazione delle telecamere, infatti, sono stati intercettati due OSS estranei al procedimento. Uno diceva all’altro che “qualcuno ha segnalato, hanno segnalato”.

Nonostante il dubbio che qualcuno stesse assistendo alle umiliazioni a cui erano costretti alcuni ospiti della Stella Maris, i protagonisti (in negativo) – forse tenuti all’oscuro dai loro colleghi stessi - non si sono fatti scrupoli e hanno continuato imperterriti.

Gli interrogatori di garanzia si svolgeranno la settimana prossima.

Saranno ascoltati i 4 OSS che, al momento, sono agli arresti domiciliari: Domenico Nuzziello, Mariano Paganini, Michele Salcuni, Antonio Vero.

Zone Transition

Zone Transition

C’è anche un loro quinto collega che è indagato, tuttavia la richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura nei suoi confronti è stata respinta.

Clicca qui per Partecipare ai nostri Questionari Chiudi

Partecipa al Questionario di FORGARGANO

QUESTIONARIO SUL PROGETTO FORGARGANO

Gentili visitatori, aiutateci a migliorare il turismo nel Parco Nazionale del Gargano. Le vostre opinioni sono preziose! Grazie per la vostra partecipazione!

Questionario

Partecipa al Questionario di INNOVALEGUMI

QUESTIONARIO SUL PROGETTO INNOVALEGUMI

Invitiamo tutti i visitatori a partecipare al nostro questionario sul Progetto Innovalegumi, nell'ambito del PSR 2014-2020, Misura 16.2, Focus Area 2a. Il progetto mira a migliorare la coltivazione delle leguminose nelle aziende cerealicole pugliesi attraverso la selezione di varietà ottimali e l'adozione di tecniche innovative. Le vostre risposte ci aiuteranno a comprendere meglio le esigenze del territorio e a sviluppare soluzioni efficaci. Grazie per il vostro contributo!

Questionario

   banner whatsapp canale 700

 

testatina dillo al direttore WEB

 

CONTENUTI SPONSORIZZATI

Migliora la tua esperienza: installa la nostra app ora!

Ottieni accesso immediato alla nostra app installandola sul tuo dispositivo iOS!
È sufficiente toccare il pulsante Share (condividi) in basso allo schermo,
poi selezionare Add to Home Screen (Aggiungi alla schermata Home).
Segui le istruzioni per aggiungere l'icona della nostra app alla schermata Home per un accesso rapido e facile.
Goditi una navigazione senza interruzioni e rimani connesso ovunque tu vada!

× Installa l'app Web
Mobile Phone
Offline: nessuna connessione Internet
Offline: nessuna connessione Internet