Una scritta lunga tre metri, “morte comunisti e CGIL”, con croci celtiche e croci uncinate, è apparsa ieri mattina sulla facciata della Chiesa Madre di San Marco in Lamis. Lo ha reso noto sulla propria pagina Facebook il sindaco del comune foggiano Michele Merla.
“Chi ha compiuto questo vile gesto dovrebbe vergognarsi a lungo, scrive Merla che si dice “esterrefatto: calpestare in questo modo la storia, la Costituzione”. Merla ricorda che “l'apologia di fascismo è un reato”.
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La facciata è stata presto ripulita.
Anche Carla Costantino, segretario generale della Cisl di Foggia interviene in merito sostenendo che “in uno dei momenti più difficili e complicati per la vita economica e sociale della Capitanata dovremmo tutti renderci protagonisti di assunzioni di responsabilità e di azioni concertate per garantire forme di sviluppo possibile per superare crisi ed emergenze, invece di adoperarci in gesti violenti ed inqualificabili che allarmano e preoccupano”.