Diciamocelo francamente: la gara disputata domenica scorsa nella semifinale di playoff del campionato DR tra l’Eurobasket Foggia e l’Avis Basket Trani è una di quelle pagine di storia sportiva che non si vorrebbero mai leggere, e nemmeno ricordare. Il match disputato presso il Pallone Tensostatico di Trani era stato dichiarato concluso a due minuti dal termine col punteggio di 82-51 dai direttori di gara Giovanni Russo di Mola di Bari e Francesco Pirro di Bari. Dopo che in campo – e fuori – è davvero successo di tutto. Una situazione inverosimile che a distanza di giorni lascia ancora perplessi e quell’amaro in bocca che proprio non si dovrebbe avere quando si assiste ad una competizione sportiva. Ma le squadre e le tifoserie, è bene dirlo, non hanno avuto proprio nulla di sportivo in questo caso. Diversi provvedimenti arbitrali, tra falli antisportivi tecnici a giocatori e panchina, espulsioni per intemperanze tra giocatori e tra pubblico e giocatori; continue proteste contro i fischi arbitrali hanno esasperato i toni in una gara davvero molto complicata e indisciplinata poi diventata sempre più difficile da gestire.
In questo guazzabuglio la decisione del Giudice federale che ha preso severissimi provvedimenti pubblicati sul sito Fip Puglia e che ha ricostruito i fatti sulla base del referto arbitrale che è servito per disporre le seguenti sanzioni: un giocatore dell’Avis Trani ed uno dell’Eurobasket squalificati per quattro gare “perché a seguito di un fallo tecnico fischiato al primo, questi scambiava espressioni gravemente minacciose con il tesserato della squadra ospite, impedendo la prosecuzione del gioco, con conseguente espulsione di entrambi. Nel raggiungere, successivamente, l’uscita verso gli spogliatoi il giocatore di casa provocava ulteriormente il tesserato avversario che lo rincorreva provocando un’ulteriore sospensione della gara per l'intervento di altri giocatori che intendevano dividere i due tesserati coinvolti; squalifica di un tesserato dell’Eurobasket per una gara perché dopo aver ricevuto espressioni minacciose da parte del pubblico ed essere stato sostituito, rivolgeva dalla panchina gesti minacciosi nei confronti del pubblico, con conseguente espulsione; deplorazione per un giocatore dell’Eurobasket perché successivamente ad un fallo tecnico, rivolgeva espressione irriguardosa nei confronti del primo arbitro, con conseguente espulsione”.
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Ma non solo: “Squalifica del campo dell’Avis Trani per una gara per espressioni minacciose nei confronti di due tesserati della squadra ospite ben individuati nel corso del terzo e del quarto periodo; perdita gara ai danni dell’Eurobasket “con omologazione del risultato acquisito sul campo sino al momento dell'interruzione nel corso del quarto periodo a seguito di ritiro della squadra ospite da gara iniziata: successivamente alle espulsioni comminate nei confronti di due giocatori della squadra ospite, i giocatori ospiti si assentavano dal campo l'uno dopo l'altro per dirigersi all’esterno della struttura unitamente al pubblico di casa; gli arbitri constatavano pertanto l'assenza sul terreno di gioco di quasi tutti i tesserati della squadra ospite, ad eccezione dell'allenatore, l'unico tesserato ospite rimasto nell'area adibita, e di pochissimi giocatori, nel numero di due o tre, che, disinteressati, discutevano o passeggiavano all’interno, mentre gli altri compagni non risultavano reperibili poiché recatisi all’esterno dell'impianto, con conseguente impossibilità di completare lo svolgimento della gara”.
E poi: “Ritiro dal campionato dell’Eurobasket conseguente a ritiro da una gara di una fase ad eliminazione; ammenda di 1680 euro conseguente a ritiro dal campionato ed inibizione fino al 10/07/2024 del legale rappresentante, conseguente al ritiro dal campionato. Sul banco degli imputati una eccessiva carica agonistica tra le due formazioni che non hanno però precedenti, e finanche una vena troppo polemica nei riguardi della conduzione di gara percepita ‘poco equa’ e penalizzante ai danni della formazione foggiana.
Zone Transition
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Ciliegina sulla torta l’addebito del “ritiro” dalla gara, quest’ultima smentita dalla dirigenza dell’Eurobasket che ha evidenziato che prima che i due arbitri decretassero terminata con anticipo la partita, c’erano invece stati tentativi da parte degli allenatori delle due squadre, Corvino e Morelli, di convincere i direttori di gara a proseguire il gioco. In questi giorni di silenzio si sono succeduti post e comunicati. Al momento però, una cosa resta certa: non c’era davvero nulla di sportivo in quella gara. E nemmeno chi l’ha giocata n’è uscito “pulito” e senza colpe, ragione o torto che si abbia.
Marisa Bizzarro