Il maltempo che sta sferzando la Penisola da nord a sud, con gravissime conseguenze nelle Marche, è giunto da ieri anche in Capitanata, portando con sè un primo abbassamento delle temperature che dai prossimi giorni diventerà ancora più sensibile.
La Protezione civile regionale ha diffuso un avviso di allerta arancione per forti venti di burrasca a partire dalla mezzanotte di ieri e per tutta la giornata di oggi nella zona garganica, sul resto della regione invece vige l’allerta gialla. Secondo il bollettino regionale, sono previsti venti di burrasca nord-orientali sulla Puglia garganica, con rinforzi di burrasca forte, momentaneamente fino a tempesta, sulle relative zone litoranee; forti sud-occidentali sul resto del territorio, tendenti a ruotare da nord-ovest con contestuali rinforzi di burrasca, fino a burrasca forte o tempesta sul settore garganico. Le zone più colpite dal vento saranno il Gargano e Tremiti e la zona del Basso Fortore.
E già nella giornata di ieri sono state ripristinate immediatamente, già nel corso della mattinata, le condizioni di sicurezza nell’abitato di Margherita di Savoia, sferzato nelle prime ore del giorno da eventi meteo estremi con violenti nubifragi e vento molto forte.
Grazie all’immediata ricognizione effettuata dal personale della Polizia Locale è stato possibile intervenire in modo tempestivo per rimuovere i numerosi alberi caduti a causa della violenza del vento nonché i rami ed il fogliame che ostruivano il deflusso delle abbondanti acque piovane.
Già risistemata anche la recinzione della piazza del mercato, divelta dal forte vento; ripristinata nel giro di poco tempo la circolazione su Corso Vittorio Emanuele; rimossi anche i cartelloni pubblicitari 6x3, anch’essi caduti per via delle violente raffiche, ed i rami degli alberi caduti sulla sede stradale lungo la S.P. per Trinitapoli.
Coldiretti Puglia traccia un primo bilancio dei danni che il maltempo ha causato in Capitanata, non soltanto nella notte tra ieri e l’altro ieri, ma in tutti gli eventi estremi che si sono ripetuti in questa pazza estate.
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“Dall’inizio dell’anno gli eventi estremi fra nubifragi, bombe d’acqua, grandinate, bufere di vento e tornado, sono cresciuti rispetto allo stesso periodo del 2021 del +50%, con il 2022 che si classifica fino ad ora in Italia come il più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di quasi un grado (+0,99 gradi) rispetto alla media storica”. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Eswd e Isac Cnr rispetto ai primi nove mesi, in riferimento all’ultima ondata di maltempo con alluvioni e grandinate che hanno duramente colpito Margherita di Savoia, Ascoli Satriano, Deliceto e Cerignola. Sono 230 i comuni pugliesi a rischio frane e alluvioni e a pagarne i costi, oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11692 imprese che operano su quei territori. Il consumo del suolo è avvenuto per il 67.5% in contesti prevalentemente agricoli o naturali, depauperando pezzi di territorio e deturpando il paesaggio, oltre ad impoverire il tessuto imprenditoriale agricolo pugliese.
Zone Transition
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“E’ evidente in Puglia la tendenza ad una tropicalizzazione del clima con le ultime ondate di nubifragi e grandinate che si sono abbattute su terreni secchi i quali non riescono ad assorbire l’acqua che causa frane e smottamenti. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda
’gica, riguarda il 100% dei comuni della Bat, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni dell'Area Metropolitana di Bari e l'81% dei comuni leccesi. Sono 8098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119034 quelli esposti ad alluvioni, secondo le elaborazioni di Coldiretti Puglia sulla scorta dei dati Ispra” conclude l’organizzazione dei coltivatori.