Il Giudice per le indagini preliminari; visti gli artt. 273 ss., 282-ter, 282-quater, 283, 284, 285 e 292 ss., c.p.p. ha applicato ad Anna Maria Amodio, Pasquale Andriotta, Angelo Bonfitto, Antonio Melfi, Michele Partipilo, Nicola Scopece e Nicola Antonio Tertibolese, per i delitti loro rispettivamente ascritti, la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere e, per effetto, ha ordinato
agli ufficiali ed agenti di p.g. di procedere alla immediata cattura e al loro conseguente trasferimento presso una Casa Circondariale, dove resteranno a disposizione dell'A.G. procedente.
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Ha poi applicato a Giuseppe Antonucci, Antonio D'Angelo, Savino Giampietro, Martina Pia Longo, Ciro Mucciardone, Salvatore Ricucci, Aldo Rosiello e Rosanna Varanelli, per i delitti loro rispettivamente ascritti, la misura coercitiva degli arresti domiciliari e, per l'effetto, ha ordinato agli ufficiali ed agenti di p.g. di procedere alla immediata sottoposizione al regime degli arresti domiciliari presso il luogo che indicheranno al momento della notifica dell'ordinanza, facendo loro divieto, oltre che di allontanarsi dal detto luogo degli arresti domiciliari senza l'autorizzazione dell'A.G., di avere rapporti e di comunicare con qualunque mezzo (telefonico, epistolare, messaggistica internet, ecc.) con persone diverse da coloro che con loro coabitino e/ o li assistano.
Inoltre, è stato applicato a Rosa Cocomazzi, Aurelio D'Ambrosio, Francesca D'Angelo, Vittorino De Santis, Damiano Difeo, Gianmarco Pio Gaeta, Lorella Lo Conte, Antonio Macalone, Antonio Pio Pagliuso, Anna Antonietta Perrella, Alessandra Anna Sanna, Assunta Santarsiero e Luigi Surgo, per i delitti loro rispettivamente ascritti, cumulativamente (ex art. 275, co. 3, primo periodo, c.p.p.) le misure cautelari del divieto di dimora presso i locali della struttura sociosanitaria Opera Don Uva, prescrivendo loro di non accedervi senza l'autorizzazione dell'A.G., e del divieto di avvicinamento alle persone offese con la prescrizione accessoria di non comunicare con le stesse in alcun modo, neanche per interposta persona.
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Infine, applicato a Vincenzo Lombardi e Antonio Roberto, per il delitto loro rispettivamente ascritto, la misura cautelare del divieto di dimora presso i locali della struttura sociosanitaria "Opera Don Uva, prescrivendo loro di non accedervi senza l'autorizzazione dell'A.G.