Dopo la tragica vicenda di Manfredonia alla RSAA Stella Maris, la nostra terra è ancora violentata da un altro fatto gravissimo: numerosi episodi di violenze ed abusi ai danni complessivamente di 25 persone in condizioni di incapacità e di inferiorità fisica o psichica, ricoverati al Don Uva di Foggia. La senatrice Gisella Naturale (M5S) ha commentato già stamattina, con tristezza e rabbia, la vicenda odierna.
“La scorsa settimana - ha detto Naturale - abbiamo votato all’unanimità in Senato due mozioni, per l’istituzione delle Commissioni straordinarie, l’una per la tutela e la promozione dei diritti umani e l’altra per il contrasto dei fenomeni di intolleranza e istigazione all'odio e alla violenza. A due giorni dalla giornata della memoria, devo constatare i lager li abbiamo vicino casa. Quello che provo in questo momento è un sentimento di profondo sdegno. Ho grande fiducia nella giustizia e auspico che la procura venga a capo della vicenda. Per chi commette questo tipo di reato, la pena deve essere esemplare”.
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“E’ un vero scandalo: le accuse nei confronti degli operatori della struttura sanitaria Don Uva di Foggia, se confermate, sono agghiaccianti”. Così in una nota congiunta il segretario nazionale UGL Salute, Gianluca Giuliano, e il segretario regionale della Puglia, Giuseppe Mesto.
Aggiungono: “Siamo vicini ai pazienti e alle loro famiglie che oltre ad avere la preoccupazione di un familiare in condizioni di inferiorità fisica e psichica, si sentono traditi da uno Stato incapace di proteggere i propri cittadini più fragili. Sintomo questo di una sanità che, deve essere riformata dalle radici, quindi chiediamo con forza alle istituzioni di valutare l’introduzione dei dispositivi di videosorveglianza in tutte le strutture sanitarie affinché atti vili e ignobili come questi non debbano più accadere. La nostra sigla manifesta piena condanna sull’accaduto”, concludono i sindacalisti.
“Sono sconvolta nell’apprendere questa mattina, nella cronaca nazionale, delle violenze ed abusi subìti da pazienti della struttura sanitaria Don Uva di Foggia – dichiara Emilia Tegon, Segretaria generale della FNP CISL di Foggia –. La mancanza di tutela dei pazienti ricoverati presso la struttura sanitaria del capoluogo dauno ci fa capire che non c’è più tempo da perdere ed occorre affrontare subito il grave problema del controllo delle strutture sanitarie anche attraverso sistemi di videosorveglianza . Bisogna dare una risposta ai parenti dei ricoverati e alla società civile”.
La Federazione è “fortemente preoccupata per i casi di violenza nelle strutture sanitarie e socio assistenziali che ultimamente si stanno verificando nella nostra provincia”.
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“Nel condannare tali episodi, sottolineiamo la completa disponibilità della FNP CISL di Foggia ad accogliere le segnalazioni delle famiglie degli anziani ricoverati presso strutture di assistenza sanitaria per contribuire ad evitare azioni che ledono la dignità delle persone. Gli anziani sono patrimonio da curare con amore ed attenzione, vanno rispettati e tutelati”.