“Appare a tutti chiaro che, oramai, San Severo e la provincia di Foggia vivano un momento di emergenza sociale, come mai in passato. Non è più tollerabile vivere in questo clima di terrore, prendere atto dello sconforto dei cittadini sanseveresi, ormai rassegnati e più inclini a voler scappare via che a restare per costruire qui il futuro dei propri figli”.
Così in una nota il gruppo di Fratelli d’Italia di San Severo. “L’ultimo, ennesimo, grave episodio di cronaca deve farci riflettere profondamente, perché è doveroso per ognuno di noi chiedersi cosa fare e come farlo al meglio per lasciare in eredità alle generazioni future i valori fondanti dell’esistenza umana e del vivere civile, a cominciare dalla sacralità della vita”.
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“San Severo, oggi, non ha quindi solo un problema di emergenza criminale che, eroicamente, viene combattuta da magistratura e forze di polizia che, tra l’altro, devono fare i conti con una limitazione di forze e di mezzi, ma anche di emergenza sociale, aggravata da una sempre maggiore sfiducia della popolazione nelle istituzioni, intese nella loro interezza”.
“La situazione dovrebbe indurre il Sindaco Miglio e il Consiglio comunale ad adoperarsi concretamente per sensibilizzare energicamente il Ministero degli Interni ad affrontare una volta per tutte quelle che sono le gravissime carenze che esistono e che al momento impongono alle forze dell’ordine di lottare ogni giorno per la legalità, praticamente a mani nude”.
“Nella terra della ‘Quarta Mafia’ ci si spaventa non solo per la tracotanza della criminalità, in ogni sua sfaccettatura, quanto per un latente disinteresse dello Stato, al suo massimo livello, nell’affrontare di petto un’emergenza che continua a proliferare, a mietere vittime, anche innocenti, e, purtroppo, a contare sulla lentezza di chi dovrebbe fornire ogni mezzo e ogni unità possibile affinché questo cancro possa essere estirpato”.
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“La Comunità avrebbe bisogno di essere difesa e di sentirsi protetta e, socialmente e culturalmente, avrebbe bisogno di far capire, anche e soprattutto ai più giovani, quanto sia sbagliato prendere come modello di vita quello criminale. Lo spirito di emulazione negativo, ampliato anche dall’uso eccessivo e sbagliato dei social, rischia di mietere negli anni futuri più vittime di quel che si può immaginare. La politica locale deve svegliarsi. La politica nazionale non può più ignorare un territorio che soffre”.