A seguito dei disordini del 7 novembre scorso durante l’incontro Foggia–Avellino, tenutosi presso lo stadio comunale “Pino Zaccheria” di Foggia, la Polizia ha avviato una approfondita attività d’indagine al fine di identificare gli autori delle condotte illecite.
In particolare, il personale della Digos della Questura di Foggia ha ricostruito gli accadimenti caratterizzati da un copioso lancio di artifici pirotecnici, petardi e altri oggetti pericolosi tra i contrapposti settori Ultras, comportamento che interessava anche il rettangolo di gioco, determinando la sospensione momentanea della gara durante la prima frazione di gioco.
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Le intemperanze dei tifosi sono proseguite al termine della gara e si sono concretizzate all’esterno dello stadio con ripetuti tentativi di contatto tra le contrapposte fazioni Ultras, interrotti grazie al necessario intervento delle forze dell’ordine.
Le prime indagini compiute dai poliziotti hanno portato all’arresto differito di due Ultras del Foggia ai quali è stato anche irrogato provvedimento di Daspo della durata di tre anni.
Successivi approfondimenti hanno permesso di identificare e denunciare in stato di libertà, presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Foggia, 16 facinorosi - di cui otto appartenenti alla tifoseria foggiana e otto appartenenti alla tifoseria avellinese - per i quali sarà avviato procedimento per l’emissione del Daspo da parte del Questore di Foggia.
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Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi finalizzati alla identificazione di altri individui che avrebbero partecipato alle turbative avvenute all’esterno dello stadio comunale “Pino Zaccheria”, nonché degli autori delle lesioni a pubblico ufficiale provocate agli agenti della Polizia di Sato durante la partita di calcio.