La stampa internazionale continua ad occuparsi della Quarta mafia, come fa proprio oggi il sito web di France Inter, una delle maggiori radio pubbliche francesi.
“È l’ultima mafia in Italia. La Quarta mafia imperversa nel nord della Puglia, una regione nel sud del Paese. Questa nuova mafia – racconta Bruce de Galzain - è anche soprannominata la "quarta" perché nata dopo Cosa Nostra in Sicilia, la Camorra in Campania e la N’drangheta in Calabria. Dall’inizio dell’anno la Quarta ha piazzato una quindicina di bombe nella provincia. Il gruppo è sempre più organizzato”.
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“Sulla spiaggia di Manfredonia, in riva al mare Adriatico, splende il sole, ma arrivando davanti all’Ultima spiaggia, lo spettacolo è meno bello. Il titolare del locale, Dario Melillo, non può che prendere atto del danno: "Davanti ai nostri occhi c’è quel che resta del bar ristorante che apriamo d’estate per i nostri clienti. Non c'è niente da dire. Hanno distrutto tutto!". Cammina su pezzi di legno fumante e piatti rotti. Per Dario senza dubbio la mafia lo ha toccato, ma tutto il territorio è nel mirino”.
“La Quarta mafia – prosegue l’articolo di France Inter - ha "qualcosa di primitivo", secondo Antonio Laronga, sostituto procuratore di Foggia, paese distante una quarantina di chilometri. "Queste mafie usano ancora metodi ultraviolenti: attentati, bombe. Uccidono: quando necessario, commettono crimini violenti!".
“La Quarta contrabbanda anche droga e armi con i Balcani, ma non si ferma qui. Davanti al municipio di Foggia, il segretario del Pd Davide Emanuele spiega perché questa città di 150.000 abitanti è ora gestita da un’apposita Commissione: "Da agosto la città è commissariata per infiltrazioni mafiose. Si sospettava che l’Amministrazione avesse fatto scelte e decisioni favorevoli alle mafie. Noi all’opposizione dicevamo da anni che c’era qualcosa che non andava!".
“Rimane un solo tribunale in questa provincia – rilevano anche da Oltralpe -, che è più grande della provincia di Genova. Un "errore fatale" commesso dieci anni fa, secondo Antonio Laronga, sostituto procuratore di Foggia. "Nel 2012, quando hanno fatto la riforma, le organizzazioni criminali erano già riconosciute come mafiose. Così hanno chiuso i tribunali in un territorio notoriamente infestato da almeno tre cosche mafiose! A livello istituzionale era segno di sottovalutazione del fenomeno, e chiaramente un segno di debolezza".
“Oggi alcuni italiani devono guidare due ore per sporgere denuncia a Foggia – termina l’articolo -, ma nel Gargano le strade non sono proprio rassicuranti. Anche ciò ne dissuade più di uno”.
Il Public Liberties and Human Rights Centre di Al Jazeera parla di “Foggia, una piccola città della Puglia meridionale” e della ricerca delle forze dell’ordine di “mafiosi che hanno fatto esplodere una serie di bombe negli ultimi giorni: nove bombe in nove giorni finora. Le esplosioni hanno colpito le piccole imprese: una profumeria, un ristorante e un'impresa di pompe funebri solo per citarne alcune”.
“È la vendetta della mafia locale – spiega l’articolo - dopo che alcune aziende si sono rifiutate di pagare le estorsioni. Non ci sono ancora morti, ma gli attacchi potrebbero aumentare di numero e gravità secondo i funzionari”.
Zone Transition
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Al Jazeera annuncia che si recherà a Foggia “per aggregarsi alle forze dell’ordine antimafia, per vedere cosa stanno affrontando e come stanno cercando di combattere la più recente ondata di attacchi”.