Ha riflettuto e, poi, l’avvocato Antonio Maria La Scala, del Foro di Bari, ha deciso di rinunciare all’incarico di difensore di Antonio Vero: uno dei 4 OSS arrestati dalla Polizia di Manfredonia nell’ambito delle indagini su presunti maltrattamenti e violenze consumate a danno di 14 anziani ospiti della Stella Maris, a Siponto.
Le telecamere installate dalle forze dell’ordine avevano documentato una serie di azioni, i cui responsabili sarebbero, oltre a Vero, anche Mariano Paganini, 25enne residente a Manfredonia; Domenico Nuzziello, concittadino 31enne; Michele Salcuni, 37enne residente a Monte Sant’Angelo.
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Nuzziello è difeso dagli avvocati Carmela Caputo e Giuseppe Le Noci; Paganini da Laura Raffaeli e Pietro Schiavone; Salcuni da Matteo Ciociola e Michele Ferosi.
Vero, come detto, era difeso da La Scala ma ora non più, visto che questi ha comunicato che “A seguito dell’analisi e lettura degli atti acquisiti, il sottoscritto ritiene di non poter più proseguire nell'esercizio del mandato difensivo conferito dal sig. Vero Antonio”.
L’avvocato è responsabile del Nucleo Ispettivo Regionale Sanitario e, per tale ragione, può compiere attività di ispezione in Strutture Sanitarie pubbliche o private convenzionate che siano accreditate con la Regione Puglia. Non esistono elementi che determino incompatibilità o conflitto di interesse, visto che la casa per anziani è estranea alle strutture di cui si occupano i NIRS. Però La Scala ha voluto comunque fare un passo indietro “per salvaguardare l’immagine e l’imparzialità dell’Ufficio Regionale menzionato e dell’incarico pubblico attualmente ricoperto, oltre che per evitare qualsivoglia pregiudizio alla difesa del Sig. Vero Antonio rispetto alle contestazioni mosse”.
L’avvocato La Scala è anche fondatore e protagonista della neonata associazione ‘Diritto è Vita’ e presiede ‘Gens Nova’, associazione di volontariato per la tutela delle donne vittime di violenza, dei minori e in generale dei fragili e degli indigenti. Possiede, quindi, una spiccata sensibilità personale e questa pare abbia contribuito far maturare nel professionista la scelta di rinunciare alla difesa di Vero. L'incarico è passato a Raul Pellegrini, noto penalista di Foggia.
Zone Transition
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Nel frattempo, la Procura di Foggia ha presentato appello contro l’ordinanza che ha stabilito la misura cautelare degli arresti domiciliari per tutti e 4 gli accusati. Sarà la III sezione penale del Tribunale di Bari, nella Camera di consiglio prevista per il 6 ottobre prossimo, a decidere se riformare l’ordinanza e stabilire il carcere per tutti e 4 gli OSS che si sarebbero resi autori di maltrattamenti e violenze.