Ci sono voluti ben cinque mesi di indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia, Polizia di Stato e Carabinieri, per arrestare 31 rapinatori appartenenti a un gruppo criminale specializzato in assalti a furgoni blindati e caveau, proveniente da Cerignola.
Secondo gli inquirenti, infatti, il gruppo stava per compiere un’imponente rapina a mano armata in danno del caveau di un istituto di vigilanza privata, con sede in Calcinato (Brescia). Nell'operazione sono stati sequestrati 4 kalashnikov, 1 fucile a pompa, una mitraglietta UZI, una pistola (con svariate munizioni), 21 bottiglie Molotov e chiodi a quattro punte.
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Secondo la ricostruzione dei fatti, i presunti rapinatori con precedenti penali, alcuni ritenuti collegati a clan del foggiano e cosche di ndrangheta, nei mesi precedenti avevano rubato circa venti auto, furgoni e camion che dovevano poi esser bruciati allo scopo di isolare l’area d’interesse ed impedire l’intervento delle Forze di Polizia; nella loro disponibilità anche una ruspa che sarebbe servita per sfondare la parete blindata del caveau, che custodisce gli incassi raccolti dagli esercizi commerciali della zona. Fra gli arrestati figurano anche due guardie giurate “infedeli”, dipendenti dell’istituto di vigilanza obiettivo della rapina, accusati di aver svolto il ruolo di “basisti".
Foto:giornaledibrescia