La lotta allo spopolamento sui Monti Dauni diventa una battaglia sociale e culturale sempre più ardua visti i numeri, ma non mancano iniziative - spesso giovanili - a sostegno di una ricomposizione del tessuto sociale e connettivo del territorio. È il caso della neonata associazione di promozione sociale e culturale - appunto - Eca di Accadia, acronimo di Evoluzione culturale attiva, nata dallo sforzo sinergico e concettuale di un gruppo di giovani del posto, che dopo le diverse e rispettive esperienze lontane dal paese, hanno scelto di rientrare alla base e costruire qualcosa di positivo sul territorio. Si presentano, infatti, come un’associazione di giovani accadiesi pronti a trasformare le proprie passioni in azione, attraverso impegno e creatività, con l’obiettivo preciso di organizzare feste ed eventi per tutte le fasce d’età, tornei sportivi e valorizzare ogni genere di risorsa locale. “Il direttivo sarà composto da me, Beatrice Nigro come vicepresidente e Maria Del Genio in qualità di segretario”, ha raccontato la presidente Lucia Pasquariello ai microfoni del quotidiano l’Attacco.
“Abbiamo vissuto a lungo fuori dopo la fine del percorso scolastico, ma dal periodo della pandemia in poi chi per un motivo e chi per un altro siamo rientrati alla spicciolata ad Accadia”, ha detto. “In paese abbiamo ritrovato una situazione diversa da quella che avevamo lasciato”, ha fatto sapere. “La gente del posto continua a partire, di solito per motivi di lavoro o di studio in centri maggiori, e in paese rimane davvero poco o nulla da fare, soprattutto per noi giovani”, ha raccontato la presidente. “Lo spopolamento, infatti, ormai è una dato statistico incontrovertibile che attraversa un po’ tutta Italia ma che colpisce e frammenta soprattutto i piccoli centri delle aree interne”, ha sottolineato.
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“Per noi ragazzi diventa sempre più complicato con il passare del tempo e con il modificarsi delle nostre esigenze trovare degli stimoli adeguati per costruire le nostre vite in questi posti”, ha commentato. “Tuttavia, noi vorremmo davvero provare a restare qui ad Accadia, e quindi abbiamo pensato bene di rimboccarci le maniche e di tentare di mettere in piedi qualcosa, senza distinzioni di alcun tipo”, ha specificato. “Nel presentarci abbiamo detto che vogliamo innanzitutto movimentare questo territorio, ma non semplicemente organizzando delle feste di piazza, ma anche delle iniziative di stampo culturale che possano raggiungere ogni fascia della popolazione locale”, ha rimarcato Pasquariello. “La cultura, del resto, è il motore trainante del nostro progetto”, ha precisato.
“Dalla cultura siamo partiti per cercare di avviare questa iniziativa, e sarà la cultura il filo conduttore di tutto quanto il nostro percorso”, ha assicurato la ragazza. “Abbiamo iniziato studiando un po’ la storia, le origini e lo sviluppo del nostro paese e del nostro territorio, basandoci sugli archivi documentari di alcuni eminenti studiosi locali, e adesso stiamo cercando di calare questi studi nel nostro contesto territoriale, in modo tale da coinvolgere in maniera assolutamente trasversale e partecipata tutta la popolazione accadiese e non solo, o quantomeno una fetta importante”, ha evidenziato la presidente. “Siamo in una fase ancora estremamente embrionale”, ha poi ribadito.
“La nostra associazione ha davvero pochi giorni di vita, ma a strettissimo giro partiremo con una corposa campagna di tesseramento”, ha annunciato. “Il nostro obiettivo principale, almeno per il momento, è quello di riuscire ad organizzare delle attività coinvolgenti già durante il periodo estivo”, ha chiosato. “Sappiamo che non sarà semplice, che ci saranno degli ostacoli burocratici anche molto fastidiosi sul nostro cammino, ma noi ci vogliamo davvero provare, perché siamo intenzionati a lasciare qualcosa di bello e importante alla nostra terra natale, e siamo altrettanto certi di poterci riuscire”, ha concluso la giovane attivista.
Zone Transition
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“Alla gente di Accadia chiedo di sostenerci, di darci tutta la loro fiducia, di credere in noi e nelle nostre idee, e di collaborare attivamente nella riuscita e nell’organizzazione di questo progetto che riguarda davvero molto da vicino tutta quanta la nostra comunità cittadina”.