Si è conclusa ieri sera la 26esima edizione di Gezzinvilla, la storica kermesse musicale che da oltre due decenni porta nomi illustri del panorama musicale jazz e non solo a Torremaggiore.
L’ultimo appuntamento è stato accompagnato da suggestioni brasiliane con la performance di Barbara Casini & Choro De Rua, Casini alla voce & percussioni, Barbara Piperno al flauto e Marco Ruviaro alla chitarra 7 corde.
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Lo Choro, genere musicale brasiliano sviluppatosi a cavallo fra l’800 e il ‘900, rappresenta, insieme al Samba, una delle prime manifestazioni di musica specificamente brasiliana. Malgrado le sue antiche origini è tuttora praticato dalle nuove generazioni di musicisti, sia a livello interpretativo che compositivo. In questo concerto Barbara Casini ha voluto unire la sua curiosità e versatilità alla straordinaria bravura e affiatamento di Barbara Piperno e Marco Ruviaro per affrontare il repertorio dello Choro cantato, attingendo a grandi classici e composizioni di autori più recenti e contemporanei.
Stanco ma soddisfatto lo storico ideatore di Gezzinvilla, Sergio Petta: “Siamo contenti di questi 9 giorni ricchi di tanta musica, tanta bellezza e tante persone tra pubblico e artisti. Abbiamo spaziato dalla musica pop al soul, dal jazz puro agli standard classici fino allo Choro brasiliano. Veramente tanta roba è stata messa in questo contenitore e siamo davvero contenti”. Quest’anno Gezzinvilla è entrato nel network Arcipelago, grazie al felice incontro tra Petta e Franco Fabbri e il suo The Slow Side, allargando lo spettro d’azione ad intersezioni artistiche e culturali molto interessanti.
“Arcipelago, le isole della cultura” è un progetto di cooperazione, sviluppo e comunicazione territoriale che, attraverso il coinvolgimento attivo e creativo di istituzioni pubbliche, professionisti del settore della progettazione culturale, enti territoriali, associazioni culturali, organizzazioni civili, operatori sociali e semplici cittadini, struttura un percorso che permette l’elaborazione di idee e progetti nuovi sul territorio di Torremaggiore.
Zone Transition
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“Si tratta di un progetto di comunicazione territoriale, sviluppato completamente a Torremaggiore – ha spiegato Fabbri a l’Attacco - ma ha la presunzione di ampliarsi anche ad altri Comuni. La comunicazione territoriale si prefigge lo scopo di far conoscere quelle che sono le eccellenze del territorio e quando ho incontro per la prima volta Sergio Petta mi ha parlato di Gezzinvilla; da lì è nata l'idea di parlare di questo territorio attraverso l'arte e la cultura. Ora l’obiettivo è quello di portare il progetto a livello internazionale cercando di creare un sempre maggiore interesse nei confronti di Arcipelago, che si configura come un vero e proprio contenitore che parte dalla cultura ma che si allargherà anche a tutte le altre eccellenze del territorio: dall'agroalimentare alle attività delle associazioni e così via. La mia idea è quella di portare il progetto a Bruxelles attraverso un incontro, qualora fosse possibile, al Parlamento europeo”.