Sfogliando le pagine dell’ultimo numero di “Vita” – il magazine italiano dedicato al racconto sociale, al volontariato, alla sostenibilità economica e ambientale e al mondo non profit – ci si imbatte nella storia di due foggiani che fanno innovazione sociale.
Si tratta di Toni Augello e Giuseppe Savino, che promuovono sul territorio della Capitanata una miriade di iniziative intrise di visioni, impegno e coinvolgimento delle comunità. I loro sono tra i 100 profili social che “Vita” ha individuato e scelto di raccontare nel numero di luglio/agosto dedicato al tema “Il sociale sui social”.
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Tra i 100 account da seguire, come dicevamo, c’è Toni Augello (Instagram, Facebook): cultural manager e creator digitale, scrittore di due romanzi (La neve cade ancora e Il mercante del freddo) e docente e consulente di digital storytelling. Nella sua San Giovanni Rotondo dirige i Laboratori Urbani Artefacendo, dove sono nati una scuola di musica moderna; una web school non convenzionale di formazione permanente su cultura digitale e web marketing, startup e cultura d’impresa; il laboratorio enogastronomico “Colto e mangiato”; il Coworking Artefacendo e CHIP, il microfestival itinerante sull’innovazione sociale del Gargano.
Insieme a lui anche Giuseppe Savino (Instagram, Facebook): innovatore della terra oltre che del territorio. Nella sua Cascina Savino, divenuta nota per i tanti progetti messi in campo (tra cui “Adotta un melograno”, “Tulipani e Girasoli di Puglia”, solo per citarne alcuni), Giuseppe ha fondato Vazapp, una comunità di giovani professionisti, ricercatori, comunicatori, creativi nata con lo scopo di creare un percorso che faccia emergere il settore agricolo e agroalimentare per mezzo dei giovani, crei occupazione ed identità, relazioni sociali che valorizzino il territorio. Alla base del suo pensiero agricolo innovativo c’è la forte convinzione di cambiare il paradigma produttivo dal quanto raccogli per ettaro a quante relazioni riesci a generare su quel medesimo pezzo di terra.
Zone Transition
Zone Transition
Augello e Savino sono due figure in grado di aggregare risorse umane e di ideare e realizzare progetti capaci di proiettare il territorio oltre i confini regionali. Con l’obiettivo di far diventare il nord della Puglia una destinazione non solo per visitatori e turisti ma, soprattutto, per le tante giovani menti migrate al nord o all’estero, che hanno finalmente un luogo in cui poter tornare.