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La tappa viestana dell’European Freestyle Pro Tour è entrata letteralmente nella storia del windsurf. Ad affermarlo sono stati gli organizzatori Mario Ottaviano e Aldo Argenio, presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Windsurf Lago Lesina.
“Per la prima volta al mondo, infatti, si è conclusa una gara con il sistema del foil, ossia la spinta aerodinamica prodotta dalla pinna di 75 centimetri piazzata sotto la tavola, fondamentale per permettere agli atleti di compiere i loro numeri volanti nonostante condizioni ventose sotto soglia”, hanno commentato al termine della sesta tappa stagionale, sulle diciotto complessive che caratterizzano il circuito. Ad inaugurare il foil system, questo sistema in grado di generare una forza nel momento in cui attraversa un fluido, trasformando la vela nell’ala di un aereo, sono stati i rider uomini che, a causa di un vento incostante che non ha smesso un attimo di soffiare durante tutti e cinque i giorni dell’evento foggiano, si sono trovati di fronte ad un ostacolo che non ha permesso loro di concludere il tabellone del freestyle, in cui il giapponese Takumi Moriya e l’inglese Jamie Howard hanno fatto intravedere degli spunti particolarmente interessanti.
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Alla flotta maschile, tuttavia, osteggiata dal vento, è venuto in soccorso proprio il foil system, il sistema mutuato dall’America’s Cup della vela, varato dalla federazione europea del windsurf a partire da questa stagione, e che è entrato in scena sulla spiaggia lunga village di Vieste. Una rivoluzione. Così è stata definita dalle svariate centinaia di appassionati delle acrobazie che hanno assistito all’European Freestyle Pro Tour. Con questo sistema, dunque, dove non arriva la natura, con un vento tra gli 8 e i 15 nodi, ce la fa la tecnologia. Che, in questo caso, diventa un portentoso mezzo per i campioni del freestyle.
Al termine della gara, si sono classificati nella prima top 4 del foil system il belga Yentel Caers, seguito dal campione in carica del freestyle, il greco Lennart Neubauer, dall’attuale secondo nel ranking mondiale, il belga Steven Van Broekchoven, e dall’olandese Tim Gerdes. Il quartetto, dunque, si è diviso il montepremi da 10mila dollari, attribuito al tabellone del foil, sui 25mila totali che fanno del capoluogo garganico la tappa più ricca della stagione.
All’ombra del costone viestano, invece, complice il meteo benevolo, le donne sono riuscite a completare la striscia agonistica del Freestyle. L’olandese Maaike Huvermann e la tedesca Lisa Kloster, entrambe con una tavola da 5,2 metri, si sono riuscite ad infilare nella finestra del vento di 12 minuti che le ha garantito lo svolgimento della finale. Vincendo con un sicuro margine di cinque punti, la 25enne di Rotterdam, Maaike Huvermann, ha dimostrato il perché sia la prima e unica donna ad essere diventata campionessa europea di windsurf freestyle.
Zone Transition
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“Sono felice di essere stata in acqua con Maaike”, ha dichiarato al termine della gara la perdente Kloster. “Sapevo che stesse molto meglio, per cui non ho neppure avvertito la pressione. Ho soltanto cercato di dare il massimo e di godermi appieno il nostro tempo insieme, cavalcando le onde”. Sulla stessa spiaggia lunga village, l’European Freestyle Pro Tour tornerà protagonista, per la quarta volta in sei anni, nel 2024.
