“Non siamo la succursale di un’altra forza politica. Non siamo succedanei di nessuno” aveva tuonato Giuseppe Conte, presidente del MoVimento 5 Stelle, in una diretta Instagram del 31 marzo scorso. La tensione stava già salendo e, come si ricorderà, il riferimento era ai rapporti dei pentastellati con il Partito Democratico. Lo si è (ri)visto pochi giorni fa, quando l’alleanza al Governo ha vacillato nella Commissione Finanza e Industria del Senato.
La tensione tra le due parti e l’assenza ormai di una ricerca di punti d’accordo si sta riflettendo sui territori. Un esempio? A Monte Sant’Angelo, dove si vota il 12 giugno prossimo per eleggere la nuova Amministrazione Comunale.
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Il locale meetup ha scelto di sostenere il candidato Sindaco Felice Scirpoli, piuttosto che l’attuale primo cittadino Pierpaolo d’Arienzo. Nella lista dei candidati che supportano l’azzurrostellato Scirpoli c’è l’attivista cinquestelle Pasquale Palumbo, che suggella il patto instauratosi.
“Sono stati in tanti a chiamarmi per sollecitarmi ad esprimermi su quello che sta succedendo a Monte Sant’Agelo” e Raffaele Fatone lo fa direttamente con l’Attacco. Ci sono polemiche e mancata comprensione della scelta che è stata fatta a Monte Sant’Angelo.
Fatone è consigliere comunale a Manfredonia, dopo essere stato il candidato Sindaco del MoVimento, e riconosce che “per quanto è vero che nella competizione elettorale di Monte Sant’Angelo non compaiono i simboli dei partiti, è altrettanto indiscutibile che Scirpoli sia un dirigente di Forza Italia”.
Ci tiene a specificare, anche a nome del meetup sipontino, che “noi portavoce e consiglieri comunali non entriamo nel merito delle scelte che vengono operate nelle altre municipalità. Ognuno è totalmente libero di portare a termine gli accordi che ritiene più importanti. La stima che nutro nei confronti degli attivisti di Monte Sant’Angelo mi porta a dire che qualunque scelta facciano, è sicuramente fatta a ragion veduta e al bene della città. Perciò la condivido”.
Rafforza il concetto e specifica che “la scelta degli attivisti di Monte Sant’Angelo è una scelta forte e sicuramente la più giusta per la città. Non entriamo nel merito ma gli attivisti hanno da parte mia e nostra il massimo sostegno, così come collaborazione e supporto”.
Si era consolidato l’asse M5S-PD nelle municipalità, adesso la sensazione è che stia cambiando qualcosa. C’è maggiore libertà a livello municipale, forse, oppure sono posizionamenti che aprono la strada verso un ritorno all’antico: ad un M5S che vuole tenersi le mani più libere di quanto (non) lo siano ora.
“Prima di stare a guardare se è destra o sinistra – riprende l’ex candidato Sindaco di Manfredonia -, suppongo che siano state fatte valutazioni sulle progettualità, sulle persone e sulle idee. Evidentemente è stato scelto questo criterio, ritenendo che il Sindaco d’Arienzo, espressione del vicepresidente Raffaele Piemontese, non abbia svolto il suo lavoro all’altezza delle aspettative e dei bisogni dei cittadini. Mentre Scirpoli offre garanzie in questa direzione”.
Geometrie variabili di alleanza, potrebbero definirle i sostenitori della liquidità dei partiti.
“Ci siamo legati al PD in questi ultimi anni, ma precedentemente eravamo abbastanza fuori dagli schemi post ideologici e politici di centrodestra e centrosinistra – dice ancora Fatone -. C’era un’idea di civismo e senso civico che dovevano prevalere sulle dinamiche politiche. Quando un’idea è buona, non conta da dove provenga”.
Viene da chiedersi se potrà essere replicato anche a Manfredonia qualcosa di simile già nel corso dell’attuale consiliatura. Gianni Rotice guida un’Amministrazione formalmente di centrodestra, anche se c’è tanto centro e quasi niente destra. E il M5S è all’opposizione.
“Al momento, non ci sono le condizioni – risponde Fatone -. Però, in linea generale, il gruppo locale ha sempre anteposto ai simboli le persone, il senso civico e civismo. Al di là di chi governa, siamo opposizione ma con la massima disponibilità verso ciò che viene proposto dall’Amministrazione e che noi valutiamo come positivo”.
Zone Transition
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“Siamo sempre propensi a dare una mano, come ci aspettiamo che avvenga dall’altra parte. Non è successo spesso - conclude Raffael Fatone -, vedi la richiesta per la Commissione Sanità. Tuttavia restiamo convinti che non si può bocciare qualcosa soltanto perché proviene dalla parte opposta, piuttosto bisogna valutare se può avere ricadute favorevoli sulla città sulla comunità”.