“Come da telefonata della dottoressa Portincasa, venerdì 16 settembre dalle 17.30 sei convocato presso la sala ricevimenti International a Foggia. Alle 19 sarà presente anche il vice presidente della Regione Raffaele Piemontese, candidato alla Camera dei Deputati nella lista del Pd. Estendi l’invito ad amici e parenti. Queste elezioni valgono il nostro futuro. Ricorda che la tua presenza è obbligatoria”.
È il messaggio, riportato da ilgiornale.it, che sarebbe stato inviato da Annarita Palmieri dagli uffici di Acquedotto Pugliese a tutti i dipendenti dell'Ente a Foggia, collegio dove è capolista Pd Raffaele Piemontese.
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La dottoressa Portincasa – si legge sul ilgiornale.it – invece è il direttore generale di Aqp, l'ente interamente partecipato da Regione Puglia. La dottoressa Palmieri – riporta ilgiornale.it – lavora in Acquedotto e anche lei era candidata alle regionali nel Pd. In un video dopo le elezioni diceva: “Io sono una scelta di Raffaele Piemontese, e sono comunque soddisfatta, perché ho basato la mia campagna elettorale su Michele Emiliano”. "Oggi manda messaggi di recall ai colleghi dopo la telefonata del Direttore Generale di Aqp, per una iniziativa elettorale dove è richiesta la presenza obbligatoria per i dipendenti, perché 'queste elezioni valgono il nostro futuro'”, riporta ilgiornale.it.
Sul fatto è intervenuto anche il leader di Azione Carlo Calenda: “Ma tu ti rendi conto Enrico Letta? Il Direttore Generale di un ente pubblico che manda un messaggio ordinando la presenza obbligatoria per un evento di partito? Hai qualcosa da dire in proposito. Intanto noi faremo fare un esposto”.
Zone Transition
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A stretto giro di posto, infine, è arrivato anche il commento di Raffaele Piemontese: “Non ho mai neanche pensato di chiamare la direttrice generale di Acquedotto Pugliese SpA, una donna che interpreta il suo ruolo con rigore e professionalità al di sopra di ogni sospetto. Ho chiesto conto ad Annarita Palmieri di quanto le viene attribuito in modo, forse, troppo precipitoso e non solo mi ha assicurato di non aver mai mandato messaggi del tenore di quello che sta circolando su social e mezzi di informazione, ma mi ha comunicato che si è recata alla Questura di Foggia per denunciare alla Polizia la falsificazione di un messaggio WhatsApp con il suo nome e la sua foto-profilo. Come è noto a tutti, per scelta etica di amministratore e per mia storia politica personale ho sempre rigettato e combattuto l’utilizzo strumentale delle istituzioni”.