Il Movimento 5 Stelle sostiene anche a Foggia la campagna referendaria promossa dalla Cgil sul lavoro e aderisce convintamente alla raccolta di firme avviata lo scorso 25 aprile. Sono quattro i quesiti referendari che necessitano della raccolta di 500mila firme.
“Il primo (‘Lavoro tutelato’) ha l’obiettivo di abolire il Jobs Act voluto dal governo Renzi e l’abrogazione delle norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamenti illegittimi; il secondo (‘Lavoro dignitoso’) focalizza l’attenzione sulle realtà con meno di 15 dipendenti e propone l’abolizione delle norme che facilitano i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese; il terzo (‘Lavoro stabile’) vuole porre un freno alla precarietà, attraverso l’abolizione delle norme che hanno liberalizzato l’utilizzo del lavoro a termine; il quarto (‘Lavoro sicuro’) chiede invece l’abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa”, si legge in una nota.
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“Il mondo del lavoro necessitava e necessita di azioni incisive per garantire la sicurezza e la stabilità, non interventi legislativi che andavano in direzione esattamente contraria, che hanno alimentato precarietà diffusa e disparità sociali ed economiche inaccettabili”, spiega Mario Furore, coordinatore provinciale ed europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
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“Invitiamo i nostri attivisti e simpatizzanti, ma soprattutto i candidati pugliesi alle elezioni europee degli altri partiti e tutti i cittadini a condividere questa battaglia di civiltà, che è in assoluta continuità con le battaglie del M5S per il Reddito di cittadinanza, spazzato via in maniera vergognosa dal governo Meloni che vuole alimentare la precarietà perché chi versa in uno stato di bisogno diventa una facile preda della peggiore politica, e per il salario minimo, altra faticosa conquista che questa destra bramosa soltanto di potere per una ristretta cerchia di amici ha colpevolmente negato al nostro Paese”, il suo appello.