Margherita Di Pumpo, candidata Sindaca a Torremaggiore per lo schieramento di centrodestra non se la sente di passare per la classica monella beccata con le dita nella marmellata. Piuttosto quanto accaduto sembra più il tiro mancino di qualche avversario politico che ha sbandierato ai quattro venti il fatto che il programma politico della Di Pumpo sia un copia e incolla preso altrove. Si tratta del Comune di Mira guidato da una coalizione di centrosinistra. Mettendo insieme i due programmi c’è in effetti una parte che coincide perfettamente, e sono i punti asteriscati. Di qui il diritto di replica di Margherita Di Pumpo che tiene a sottolineare alcune cose.
Cosa si sente di dire prima di tutto?
Ho sempre detto apertamente durante i miei comizi che il mio programma nasce dallo studio e dall’osservazione del territorio di Torremaggiore e ho sempre detto in più di un’occasione che non erano idee mie ma erano applicate già altrove proprio perché conosco benissimo come ha avuto origine il mio programma, nato all’interno di un gruppo di lavoro che ha studiato e che vengono considerati i dieci programmi migliori in Italia. Quando ho scelto di riportare delle idee che si prestano benissimo alla realtà di Torremaggiore, volutamente ho utilizzato una grafica diversa, proprio per evidenziare che c’era uno stacco tra ciò che mi apparteneva e ciò che io facevo mio.Carousel Banner 1
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Sì ma la coalizione è di tutt’altra parte politica...
E’ un valore aggiunto la visione universale di un programma. Il fatto che mi si venga a contestare l’aver preso delle idee altrui mi lascia l’amaro in bocca. Fermo restando che c’è una impostazione grafica determinata, la parte riservata all’agricoltura, per citare un esempio, è frutto di un incontro con una docente dell’università di Foggia e quindi è nata un’idea che ha una sua impostazione grafica diversa. Quanto ai titoli lo ammetto, mi è piaciuta l’idea di quel candidato Sindaco ma ritroviamo cose molto simili in altri programmi. Molti li abbiamo scelti nel corso dei nostri incontri insieme alla coalizione quando abbiamo individuato i temi da trattare per poi raggrupparli. Ecco come è nato il programma. Non ho mai nascosto nulla e per me non rappresenta un mistero anche quando abbiamo parlato di sicurezza abbiamo visto che c’era già un programma depositato in un consiglio monotematico. Perché non riprenderlo e perché non parlarne apertamente? Una proposta che nessuno ha fatto propria e io l’ho rispolverata.
Lei è davvero convinta che ci sia stata la manina di qualche suo avversario?
Quello che mi è dispiaciuto è l’aver buttato lì un pezzo senza interpellare la sottoscritta che avrebbe potuto dare a monte una spiegazione evitando una brutta figura dall’altra parte (il riferimento è alla coalizione avversaria di centrosinistra, ndr). Se Margherita Di Pumpo rispetta l’appartenenza delle idee con una grafica diversa, dall’altra parte c’è un programma calato tout court nel nuovo programma. Dall’altra parte si è avuta la possibilità di lavorare per cinque anni e invece si è riproposta una cosa praticamente identica.
Torniamo al suo programma, molti si chiedono come mai la scelta ricaduta sul Comune di Mira.
Ho messo come motore di ricerca i migliori programmi dei candidati Sindaci e quello di Mira mi è apparso insieme ad altri quattro o cinque. Confesso di aver letto quelli del cs attuale. Quello del Comune di Mira era saltato agli occhi per la semplicità con cui era stato presentato, senza fronzoli e con un impatto immediato: Mira città di… Mi era piaciuto e da lì l’aver constatato che quello era un Comune virtuoso e quindi mi son detta perché no? Il problema non è Mira … Il problema non è l’aver ripreso delle idee da altri, il problema è aver messo in evidenza una copiatura che in realtà non esiste. Nel momento in cui adotto una grafica diversa, ci metto gli asterischi a chiara dimostrazione che è un qualcosa di inserito che mi piacerebbe realizzare anche a Torremaggiore e a maggior ragione quando in tutti i comizi ho detto com’è nato il programma e come si sta trasformando. Tant’è che se andremo al ballottaggio, ne consegnerò un altro con il fronte che avevo già scritto e il retro con il frutto dell’incontro con i cittadini. Ed è un programma in continua evoluzione. Margherita Di Pumpo è scesa in campo dopo due mesi circa rispetto agli altri candidati. Quando si è consegnato il programma si è consegnato un documento frutto dello studio fatto dai rappresentanti della coalizione di centrodestra.
Però nel programma c’è un riferimento alle frazioni. Che a Torremaggiore non esistono.
Certo ma è proprio per le ragioni che ho spiegato e che mi hanno indotto a non cambiare alcuni particolari. Se mi fossi impossessata di quell’idea avrei impostato in maniera diversa. E a maggior ragione uno se la deve fare la domanda: Margherita Di Pumpo può essere così stupida da riportare le cose come sono scritte e non cambiare quell’aspetto lì?
Zone Transition
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Sarebbe disposta a dire in pubblico che il suo programma è stato mutuato parzialmente da quello del Comune di Mira?
In realtà quello è frutto di uno studio. Io ricordo che c’era il Comune di Mira ma anche di altri. Si sta volendo far intendere che Margherita Di Pumpo ha fatto un programma copia e incolla. Nel programma che io ho fatto quei punti sono ben evidenziati e asteriscati. Che sia di Mira o di Katmandù poco importa. Io ho evidenziato quello che non è opera mia ma che potrebbe essere ottima cosa se applicata a Torremaggiore. Nel momento in cui c’è la bontà a monte della presentazione del programma che evidenzia uno stacco tra ciò che si sta dicendo e ciò che si inserisce, ebbene un dubbio me lo faccio venire. Diciamoci la verità: i programmi parlano tutti della stessa cosa. I problemi se si affrontano, si affrontano senza colore politico.