Archiviate le elezioni politiche il lavoro dei partiti a Foggia è finalizzato alle comunali del 2023. Rispetto al passato oggi pare esserci una maggiore e più diffusa consapevolezza della necessità di un’alleanza tra centrosinistra e M5S, da sempre auspicata dal presidente della Regione Emiliano. Lo stesso dominus Pd Raffaele Piemontese ora sembra avere un atteggiamento diverso al riguardo, molto più malleabile. Intanto a livello nazionale c’è un pezzo di sinistra che ha deciso di ripartire dal leader pentastellato Giuseppe Conte, alla luce della svolta nettamente progressista dell’avvocato di Volturara Appula.
L’appello per costruire “un coordinamento per dialogare con il M5S” - firmato da Loredana De Petris, Stefano Fassina, Alfonso Pecoraro Scanio, Paolo Cento, Claudio Grassi e altri - porta dritto a un’assemblea che si terrà sabato 22 ottobre a Roma. Interverrà anche Conte, per il primo tentativo di fusione a caldo tra il frastagliato universo della sinistra e il “nuovo” M5S, quello che, almeno nell’ultima campagna elettorale, ha insistito molto sui temi sociali e ambientali e ha sottratto non pochi consensi alle forze progressiste e di sinistra (Pd in primis), soprattutto nelle regioni del Sud, dove spesso è arrivato primo come in Puglia.
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Ma cosa ne pensano i referenti nostrani del variegato mondo della sinistra?
“Non siamo interessati a questo tentativo, non riguarda noi Verdi”, afferma a l’Attacco il foggiano Fabrizio Cangelli, co-portavoce provinciale dei Verdi di Capitanata. “Si tratta di personalità singole che non avendo una casa politica chiedono di andare coi 5S. Noi una casa ce l'abbiamo e, peraltro, abbiamo registrato un bel risultato alle ultime elezioni politiche eleggendo vari parlamentari. Questo non significa che non vogliamo un'interlocuzione con il M5S, anzi. Siamo stati proprio noi tra i promotori del campo largo. A Foggia abbiamo un dialogo in corso con Rosa Barone e Mario Furore del M5S sulle comunali foggiane del prossimo anno”, sottolinea Cangelli. “Stiamo aspettando di capire come i 5S si andranno ad organizzare. Conte ha deviato molto sulle tematiche di sinistra e voglio sperare che sia il vero percorso politico del M5S anche sui territori. Io non ho pregiudizi sui 5S, resto dell'idea che serva allargare più possibile il campo largo e spero che si mantenga questa linea. Credo che non ci sia un’alternativa all’alleanza Pd-M5S a Foggia, non è affatto scontato che il centrodestra perda le comunali”, analizza Cangelli.
“Il risultato recente delle politiche è stato chiaro, per quanto si tratti di elezioni differenti. Spero ci sia nel Pd e nel M5S un bagno di umiltà per andare tutti insieme già al primo turno, sarebbe la soluzione migliore”. Piemontese ha dichiarato anche che non importa a quale partito appartenga il candidato sindaco né a chi sia legato. “L'importante è che sia espressione del centrosinistra e che rappresenti una figura capace di unire il centrosinistra e di motivare la gente ad andare a votare”, commenta il co-portavoce provinciale dei Verdi.
“Se, invece, continueranno i nomi divisivi diventerà difficile vincere. Al momento non sappiamo quando si andrà a votare e non so esprimermi sulla proroga per i commissari. Penso che Foggia abbia bisogno di qualche mese di tempo ancora per uscire dalle situazioni pregresse e quindi non vedrei negativamente la proroga per altri 6 mesi al mandato dei commissari. E’ chiaro, però, che la proroga non dipende dal desiderata dei partiti sebbene il cambio al Ministero dell'Interno possa avere ripercussioni su tale fronte”. Come nel centrodestra, anche a sinistra c’è difficoltà nel valutare oggi i risultati dell’azione dei commissari e quanto sia stato finora fatto della bonifica di Palazzo di città.
“Come Verdi abbiamo un canale di dialogo coi commissari sulle tematiche ambientali e ne apprezziamo lo sforzo. Non dobbiamo dimenticare da dove siamo partiti. Non saprei dire quanto sia stato bonificato, non ho elementi da questo punto di vista”, conclude Cangelli. “La mia ultima interlocuzione è stata col commissario Giangrande sulla questione della puzza in città e mi ha riferito che si tratterebbe di scarichi fognari, anticipandomi anche che entro una settimana sarà firmato il rinnovo contrattuale con Amiu Puglia per il servizio di igiene pubblica”. Una notizia che conferma quanto scritto da l’Attacco.
“Tutto quello che si muove per aprire un dialogo con le forze alternative alla destra e che hanno corso separatamente alle ultime politiche è utile, a maggior ragione con chi è stato alleato di governo”, afferma a l’Attacco Gianluca Ruotolo, segretario provinciale di Articolo 1. “Abbiamo di fronte un autunno complicato per il Paese, credo che la destra non reggerà l'urto del divario tra le cose promesse e le cose che effettivamente sarà in grado di realizzare. Serve costruire un fronte comune delle opposizioni. L'iniziativa del 22 ottobre è utile ma la prospettiva concreta di costruire un fronte unitario sta nelle mani del M5S e del Pd. La nostra prospettiva come Articolo 1 non è certo quella di iscriverci al M5S, quando lasciai il Pd 5 anni fa dissi che serviva ricostruire una grande forza politica di sinistra, coltivare un campo alternativo alla destra. Detto questo, avere Conte e il M5S da questa parte del campo ci rende sicuramente più forti. Dipende tutto dalle identità politica”, continua Ruotolo.
“Questo ragionamento vale ancora di più a Foggia, visto che il M5S insieme al centrosinistra condivide l'esperienza di governo della Regione e del Comune di Cerignola. Le condizioni disastrose in cui la destra ha lasciato la città capoluogo meritano un salto di qualità da parte di M5S e Pd, con molta più umiltà da ambedue le parti. Un'alleanza si può costruire, i punti in comune sono tanti e non credo ci siano distanze insuperabili. Ma vanno tolte le bandierine, è fuori luogo in questo delicato momento per la città mettere i nomi e le appartenenze davanti al percorso politico e alle idee. Se si fa questo errore ci si va a schiantare tutti. Peraltro, non credo che il M5S abbia la forza per intestarsi una battaglia solitaria. I voti delle politiche assai difficilmente si possono replicare alle amministrative. Ho colto nelle parole di Piemontese anche una bella assunzione di responsabilità verso la città. Non è questa la fase per riprodurre vecchi metodi e per mettere avanti l'orgoglio di partito. Siamo in un momento straordinario in cui a tutti è richiesto un surplus di responsabilità e non credo che il centrodestra sia scomparso. I voti delle politiche non rispecchiano l'effettivo radicamento ma adesso quel risultato ci mette di fronte a un contesto nuovo”.
Zone Transition
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L’invito finale di Ruotolo è netto: “E’ molto probabile che la richiesta di proroga dei commissari possa essere accolta, quantomeno per prassi. Verosimilmente, dunque, si voterà in autunno, il che non ci sgrava dal problema. Avremo più tempo ma il tempo è utile se viene utilizzato. Nel frattempo il centrodestra governerà il Paese e si metterà al lavoro, quindi c'è poco da aspettare. Dobbiamo subito organizzarci, anche trasferendo a Foggia le battaglie coordinate di opposizione nazionale”.