“A fronte dell'aumento degli episodi di violenza quali risse, furti e assalti ai bancomat, l'uscente amministrazione comunale propone l'uso dei droni e lo fa in “zona Cesarini”, a tre settimane dalle elezioni, dopo essersi contraddistinta per torpore durante il mandato”.
Lo afferma la candidata Sindaco di Torremaggiore Margherita Di Pumpo che spiega: “Si continua a girare intorno al vero problema, senza volerlo risolvere: la mancanza di un numero adeguato e rassicurante di agenti di Polizia Locale, decisamente sotto organico per una città di più di 16mila abitanti".
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"L’impressione, anzi, è che la strada imboccata vada verso una ulteriore diminuzione e alienazione dal contesto territoriale del personale già presente, peraltro non individuato tramite concorso ma attinto da graduatorie di idonei e con un Comandante a tempo”.
“La strumentazione avanzata, il drone per intenderci, ha certamente grandi potenzialità ma non risolve il problema sicurezza. Un drone avvista ma non interviene. Un drone individua, ma non blocca una rissa o un assalto a un bancomat. Un drone non è risolutivo nell’ambito di una vigilanza rurale che i nostri agricoltori chiedono a gran voce per contrastare adeguatamente la piaga dei furti. Un drone – evidenzia Margherita Di Pumpo - non sostituisce l’uomo nell’attività repressiva e non fa un lavoro diverso rispetto a un sistema di videosorveglianza rispetto al quale i torremaggioresi si chiedono se sia o meno in funzione”.
“Inoltre – aggiunge Margherita Di Pumpo – esistono questioni afferenti alla sfera squisitamente normativa: essendo il drone per sua natura dotato di videocamera e memoria annessa, a chi è affidata la gestione della privacy e il delicato trattamento dei dati? Quali sono i costi che la Comunità dovrà sostenere per l’uso, gestione e manutenzione delle apparecchiature?".
"Il nostro ampio e articolato programma sulla sicurezza – prosegue Margherita Di Pumpo – prevede il potenziamento del corpo di Polizia Locale per un costante presidio del territorio urbano e rurale, un effettivo coordinamento con le Forze dell’Ordine, l’attivazione del servizio di coadiutori del traffico per il recupero di risorse umane da impiegare nei vari quartieri della città".
Zone Transition
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"Vogliamo porre in essere molteplici azioni che siano risolutive rispetto al tema della sicurezza che a Torremaggiore, attualmente, fa acqua da tutte le parti e rispetto al quale il sindaco uscente preferisce mettere una pezza che non risana sicuramente le numerose falle su questo tema decisamente sentito in città”, conclude Margherita Di Pumpo.