How to resolve AdBlock issue? 
Accantonate le elezioni politiche, il prossimo appuntamento con le urne è quello delle provinciali di secondo livello per la scelta del presidente di Palazzo Dogana.
Si dovrebbe andare a votare a gennaio 2023, dunque tra soli tre mesi. Rispetto a gennaio 2022, quando si elesse il consiglio provinciale, lo scenario è molto cambiato.
Il centrodestra da tempo aveva fatto trapelare chiari segnali di rottura ed estrema freddezza rispetto al presidente uscente e sindaco di Candela Nicola Gatta, in carica dal 2018.
Da diversi partiti della coalizione arrivava il commento al vetriolo che “Nicola Gatta non rappresenta oggi il centrodestra”. Ebbene, lo stesso commento tranchant giunge adesso interrogando lo schieramento, che non dimentica quanto avvenuto alla vigilia del 25 settembre.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
Il riferimento è alle trattative di Gatta per una candidatura nella lista di Azione: il presidente della Provincia si era persino dimesso dall’incarico, salvo ripensarci quando ci fu la rottura dell’accordo tra Letta e Calenda per l’alleanza alle elezioni politiche.
Insomma, Nicola Gatta era pronto a candidarsi nel centrosinistra e per questa ragione gliel’hanno definitivamente giurata nello schieramento opposto.
Schieramento all’interno del quale l’unico nome indicato da mesi come papabile per guidare l’ente è quello del sindaco di Manfredonia Gianni Rotice.
L’ex presidente di Confindustria Foggia ha dalla sua l’aver strappato al Pd uno degli storici (ex) feudi rossi di Capitanata grazie anche alle sue civiche, ha come sponsor il neo deputato di Forza Italia Giandiego Gatta e rappresenta uno dei Comuni col voto ponderato più pesante tra quelli chiamati alle urne per consultazione della Provincia.
E Nicola Gatta? A gennaio scorso il presidente ai partiti – di destra e di sinistra - dimostrò quanto valesse la sua lista civica ma ora avverrebbero lo stesso? Nel centrodestra ne dubitano.
Lo stesso civismo emilianista coordinato dall’ex presidente della Provincia Rosario Cusmai (oggi consigliere politico di Michele Emiliano a Bari) è apparso profondamente disgregato alle urne del 25 settembre scorso.
Difficile oggi immaginare che l’operazione Rotice possa andare oltre i confini del solo centrodestra, ma allo stesso Gatta potrebbe non riuscire di bissare quanto fatto per il rinnovo del consiglio.
“Penso che la rete dei civici dopo queste politiche abbia subito qualche sfilacciamento. Un tempo i civici stavano col Pd, stavolta li ho visti e contati col M5S. Difficile, insomma, che catalizzi come alle provinciali di gennaio”, commenta a l’Attacco un meloniano.
Il M5S attende di capire quali mosse Giuseppe Conte indicherà da Roma, visto che al momento l’aria tra pentastellati e dem a livello nazionale è ancora fredda. Al momento i contiani aspettano anche la nomina del referente provinciale e delle strutture organizzate provinciali che l’ex premier diramerà.
“Solo allora ci muoveremo sia rispetto alla strategia per le provinciali che nelle prospettiva delle elezioni amministrative foggiane”, sottolinea a l’Attacco un eletto M5S. Situazione fumosa anche nel centrosinistra. “Il centrosinistra può individuare il profilo migliore tra gli amministratori comunali per guidare l’ente”, diceva su queste colonne pochi mesi fa l’assessora cerignolana Pd Teresa Cicolella, candidatasi alle politiche. “Il nostro Sindaco Francesco Bonito è sicuramente uno di questi ma ce ne sono tanti: dal
Sindaco di Monte Pierpaolo d'Arienzo a quello di Carpino Rocco Di Brina, al Sindaco di San Marco in Lamis Michele Merla. Non mi risulta che Giuseppe Nobiletti sia fuori, credo che il suo nome sia ancora sul tavolo”, era il riferimento al primo cittadino viestano, che pur non essendo iscritto al partito è da sempre considerato da Raffaele Piemontese come uno dei migliori amministratori di tutta la provincia.
Zone Transition
Zone Transition
Oggi che molti equilibri sono saltati anche nel Pd i ragionamenti vanno ricalibrati. La mancata elezione alla Camera di Piemontese è dipesa anche dall’insufficiente sostegno giunto nei comuni a guida Pd o comunque retti da amministratori a lui legati. E’ arrivato terzo quasi ovunque, persino nei paesi dei suoi “colonnelli” come Merla e Crisetti.
Gli unici centri il cui il Pd e Piemontese sono arrivati primi sono Carpino e Monte Sant’Angelo. Il vicepresidente della Regione ne terrà conto per la scelta del proprio candidato per la Provincia?
